mercoledì 20 marzo 2013

Investire in Colombia: importare/esportare in/da ... che passione!


---Parte I---

E finalmente eccoci a parlare anche di importare in / esportare da ... un aspetto affascinante e anche complesso del Vivere in Colombia. Vi confesso che non so se questa pratica sia uguale in tutto il mondo, indipendentemente dalle norme INCOTERM che un bell’aiuto lo danno ... però voglio condividere con voi le cose apprese su questo tipo di business ... e riordinare anche un po’ le idee, visto che è ormai passato un anno da quando ho assistito a quattro seminari full-immersion di 4 ore ciascuno sul tema, nei quali si sono trattati argomenti quali strategie di posizionamento internazionale, investigazioni di mercato, logistica, documenti e trafila burocratica delle import/esportazioni, e cose così.


I seminari sono stati davvero interessanti ... anche per un Architetto. Nonostante siano stati intensi (due giorni per otto ore ciascuno), sono stati gestiti intelligentemente, spiegando con semplicità i concetti trattati ... anche per chi non aveva la più pallida idea di che cosa si stesse parlando (tipo io). Tutti e 4 i seminari erano gratuiti ... che non fa mai male. Promossi da Zeiky & Proexport ... colossi colombiani sul tema delle import/esportazioni. Unici obblighi: sapere lo spagnolo (almeno a livello ... mmmm ... B2?) ed avere una società o impresa costituita legalmente in Colombia. Unico neo: avrei voluto continuare con le successive 44 ore di seminario (che avevano un costo di 400.000 pesos, circa), ma ho soprasseduto perchè di lì a poco sarei dovuto rientrare in patria. Comunque vi racconto la mia breve ed intensa esperienza, non si sa mai che a qualcuno possano servire questi spiccioli di conoscenza.

Due raccomandazioni prima di iniziare l’articolo:

1.– non mi chiedete nulla che si avvicini anche da lontano a un “posso importare il prodotto X”? Io sono un consumatore, vero, ma non sono un marketing manager per darvi un aiuto solido in tal senso. Vi posso indirizzare a imprese che fanno questo tipo di mestiere e che vi potranno dare una mano con totale ed assoluta professionalità, ma per favore non lo chiedete a me. Diverso è chiedere se “esiste il prodotto X in Colombia”? Se non lo so, vi rispondo con un onesto “non ne ho idea” e finisce lì. Oppure chiedo... qualcuno che ne sa si trova sempre.

2.- non mi scrivete chiedendomi “cosa devo fare per importare il prodotto X”? Capite anche voi che già il mio tempo è limitato, se mi devo anche fermare a scrivervi un poema epico su come importare detto prodotto, non andiamo da nessuna parte. Piuttosto fatemi domande specifiche, tipo “dove trovo informazioni sulle accise per il prodotto X”? Domanda opportuna. Le trovate qui, sul sito della DIAN, perciò potete anche tralasciare di farmi questa domanda ...

Ma cosa sono Proexport e Zeiky?

Proexport è un ente amministrato da privati, ma creato con fondi pubblici. Cito: “…nasce nel novembre del 1992 attraverso un accordo di trust commerciale fra stato colombiano e commercio con l’estero colombiano. Viene creato allo scopo di fornire servizi o strumenti non finanziari per promuovere l’esportazione e la cultura dell’esportazione...”. Senza perdersi in preamboli, sul sito trovate tutta la storia, ma soprattutto su youtube c’è un canale apposito di Proexport con una serie di video interessanti. E comunque prendetevi un tempo per scorrere il sito in lungo e in largo, come vedrete Proexport, non si occupa solo di import/export, ma promuove anche gli investimenti stranieri ed il turismo.

Zeiky è un ente privato, costola diretta di Proexport. Cito: “...creato attraverso un accordo di agenzia fra Proexport e il Ministero del commercio, industria e turismo, nasce per fornire assistenza ed aiuto a coloro (in particolare a piccole e medie imprese) che vogliono ampliare i propri orizzonti nell’area del commercio con l’estero, mediante servizi di consulenza integrale che cercano di promuovere ed ottimizzare l’offerta d’esportazione a sostegno della produzione...”. In buona sostanza è un gigantesco database: cercate informazioni su chi esporta, dove esporta, quanto esporta a che prezzo esporta? Nella biblioteca Zeiky lo trovate. Avete bisogno di aiuto? Gli assessori di Zeiky sono lì apposta.

Quindi in buona sostanza, qualsiasi dubbio può essere risolto parlando con qualcuno di Proexport o di Zeiky... per ascoltare, ascoltano tutti... certo è che si va da loro con delle società/imprese già costituite, magari con contratti di case madri estere e cose simili, sicuramente vi prestano più attenzione. E non perchè ci guadagnino qualcosa a farlo, visto che fin dove ho potuto constatare il servizio che prestano è gratuito (per lo meno a Bogotà), ma sapete com’è ... esistono per PROMUOVERE importazione ed esportazione da/per la Colombia, quindi se si va là con qualcosa in mano che non siano belle parole e belle speranze, diciamo che si muovono anche con maggior interesse.

Bene, come importo in Colombia?

1.- Fare uno studio di mercato. Dovete avere chiaro in mente che il mercato colombiano è sicuramente diverso da quello nel quale operate normalmente, quindi tocca rimboccarsi le maniche per fare delle indagini e degli studi che vi permettano di capire se c’è spazio per il prodotto che volete importare, ma non solo. Studi che vi permettano anche di avere le idee chiare sulla “presentazione” che state dando al prodotto ... nel seminario ci hanno spiegato come, un prodotto cosmetico in scatola verde o in scatola rossa, in Russia faccia furore. Non vi so spiegare perchè, ma a quanto pare è così. Per alcuni prodotti esistono già studi di mercato per la Colombia (secondo Sandra, la persona che ci ha fatto la prima lezione) ... m’immagino si trovino a Zeiky, e quindi non esiste un link sulla web per poterli curiosare.

2.- Identificare come consegnate la mercanzia/prodotto (in fabbrica, sulla barca al porto di arrivo, sulla barca al porto di partenza, fino a casa del cliente, ecc.): ovvero, dovete identificare la norma INCOTERM corrispondente. E qui non ci son santi che tengano, in questo blog non vi posso spiegare i termini di negoziazione internazionali (per ovvi motivi) ... tocca che ve li studiate da soli. Fortunatamente non sono complicati.

Una tabella comparativa degli Incoterm 2010 - presa da questo blog.












3.- Secondo come consegnate il prodotto/mercanzia, dovete mettervi all’opera per contrattare il mezzo di trasporto corretto per arrivare fino in Colombia. Se un prodotto lo consegnate direttamente al compratore al porto di partenza, e poi ve ne lavate le mani, saltate pure questo passo. A Proexport (concordo) dicono che indipendentemente fin dove arrivi il vostro obbligo di consegna, è un bene seguire da vicino tutta la pratica di import/esportazione, per tutta una serie di motivi (che vedremo nella parte II o nella parte III).

4.- Identificazione della mercanzia/prodotto. Importantissima per tante cose, ma soprattutto per definire esattamente a quanto ammontano le tasse d’importazione che dovete pagare. Come si fa? Colombia appartiene ai 206 stati che hanno ratificato il trattato sulle imposte doganali ... ogni stato membro di questa convenzione definisce “doganalmente” un prodotto secondo un codice numerico di dieci cifre: le prime sei sono assolutamente uguali in ognuno di questi 206 paesi e ci aiutano a definire comodamente di che prodotto stiamo parlando. In Colombia questi primi sei numeri si chiamano: “subpartida arancelaria”.


Esempio di una "subpartida arancelaria".



















5.- Registro dell’importazione ed eventuali visti. Prima dell’arrivo del prodotto/mercanzia, bisogna disbrigare tutte le pratiche relative ad autorizzazioni, permessi, certificati e lasciapassare che sono necessari al processo di importazione. Questo si può fare anche via internet attraverso la “ventanilla ùnica de comercio exterior”, ma dovete previamente iscrivervi nel sito. I “lasciapassare” sono quelli dei quali abbiamo parlato tempo fa ... esistono delle entità di governo che hanno lo scopo di vigilare sulle merci in entrata e in uscita dalla Colombia (ICA, INVIMA, principalmente, ma anche FNE, AUNAP, ANM, Ministeri vari -in primis quello del Medio Ambiente-, ecc.), e senza un “visto buono” da parte di dette entità, sia l’entrata che l’uscita dal Paese di prodotti/mercanzie è impossibile.

6.- Pagare l’importazione. Ovviamente ... mica pensavate di fare tutto gratis? :) I sistemi ed i modi di pagamento sono tantissimi e tutti hanno pro e contro (assegni, lettere di credito, trasferimenti bancari, ecc)... chiedete alla vostra banca, perchè sicuro nel blog non ve li posso spiegare per lo stesso motivo delle norme INCOTERM.

7.- Finalmente, nazionalizzare il prodotto/mercanzia in Colombia ... e quindi pagare le tasse di nazionalizzazione. Tasse che andranno a gravare sulla fattura di acquisto del prodotto + trasporto + assicurazione sul trasporto, secondo le percentuali stabilite dalla DIAN. Infine ... pagate l’IVA che in Colombia sta al 16%.


Un piccolo appunto sulla nazionalizzazione: in Colombia esistono delle barriere normative che servono a proteggere il mercato interno (molti paesi le hanno, non crediate esistano solo qui), soprattutto su quei prodotti che vengono considerati un cardine dell’economia colombiana (p.es: industria tessile, industria del cuoio, industria dell’auto, eccetera), sempre sul sito della DIAN, ad esempio, troverete dei prezzi di riferimento sui quali lo stato colombiano applicherà le tasse di nazionalizzazione indipendentemente dalla fattura che produrrete. Quindi ... informarsi è bene, prima di compiere tutti i passi e ritrovarsi poi a dover pagare delle tasse altissime o a pagare meno di quello che dovete ... il rischio, in questo caso, è che il prodotto/mercanzia si blocchi al porto di arrivo e i costi portuali sono abbastanza salati (senza contare che dopo circa un mese di giacenza, la DIAN vi può confiscare tutto). In questo senso, comunque, ed anche in caso di dubbi relativi a "quali documenti di importazione dovrò presentare e quando", potete farvi aiutare dalle ex-SIA (ora AIA), che non sono altro che delle società di intermediazione doganale che, gestite onestamente, aiutano nella trafila burocratica necessaria e non sono nemmeno tanto costose. Cercatene una seria, non improvvisate.



In definitiva, importare, così come esportare, è complesso ma non impossibile. Bisogna armarsi di pazienza, ritagliarsi un tempo “onesto” per fare delle ricerche, gestire e riorganizzare le informazioni, farsi aiutare da Proexport e Zeiky (per lo meno andate a colpo sicuro e non vi fate sorprendere con le braghe abbassate dal primo truffatore di turno, magari connazionale), dividere sacrosante verità da incredibili vaccate, prima pianificare e poi agire, ma soprattutto, come in tutte le cose, bisogna lavorare parecchio perchè il proprio business decolli. Si può anche avere fortuna, ma ... meglio ridurre al minimo i rischi con le informazioni appropriate.

La prossima volta ... come esportare dalla Colombia e alcuni aneddoti che ci sono stati raccontati ai seminari. Intanto, se volete spulciare un paio di presentazioni fatte da quelli di Zeiky in merito, i link li trovate qui sotto:

Esportare dalla Colombia


A presto! =)