lunedì 24 giugno 2013

Omologare e convalidare un titolo di studio

Prima di scrivervi l'articolo, un annuncio di servizio: per favore, evitate di scrivere commenti autocelebranti la vostra attività, o pubblicitari del vostro mestiere o del vostro sito web nei post. Tanto non ve li pubblico. Se volete essere pubblicati, mi contattate, vi fate conoscere, portate esempi tangibili dei vostri "successi" (per capire che non siete i truffatori di turno) ... e solo dopo arriverà la pubblicazione. Grazie.

Prendendo spunto dalle domande di alcuni di voi ho capito che c’è un po’ di confusione su come si convalida/omologa un titolo di studio in Colombia, ma soprattutto non si sa dove farlo, come farlo, che documenti portare ... quindi vediamo di affrontare l’argomento passo passo e fare un po’ di luce.

Innanzitutto "omologare" è diverso da "convalidare" ... nel primo caso non si è in possesso di un titolo di studio vero e proprio, ma solo di esami/crediti che vogliamo abilitare per proseguire la carriera di studi in una università colombiana, mentre nel secondo caso si è in possesso di un titolo di studio e si richiede di accreditarlo per ottenerne il riconoscimento in Colombia. L’omologazione, a differenza della convalida, non la fa il "Ministerio de Educaciòn Nacional" ma la fa qualsiasi istituto scolastico o universitario ... perciò si possono anche trovare differenze notevoli fra un istituto e l’altro ... apro una parentesi.

Il Ministero preposto alla convalida dei titoli di studio.














Alcune università, per omologare i crediti/esami, richiedono che non abbiate abbandonato da tot anni (di norma cinque), altrimenti vi faranno ripetere totalmente la carriera senza riconoscervi nulla. Altre invece estendono il termine fino a dieci anni, ma con delle sorprese... vi riconoscono gli esami "secondari" e vi fanno ripetere i principali o al loro posto richiedono un contorno di materie che nulla hanno a che vedere con la carriera in sè. Ci sono stati casi nei quali (nel mio settore) non hanno omologato "composizione" (esame cardine di Architettura), ed al posto dei crediti mancanti han richiesto quattro esami di "etica", tre di "epistemologia", due di "vattelapescaggine" (insomma, vaccate). Il senso? Non saprei dirvi, ma ... non sono qui per fare polemica... proseguiamo.

La domanda che ci si può porre in alcuni casi è: ma sarà che la mia laurea, diploma, titolo, eccetera, verrà convalidato in Colombia?

Al Ministero avvertono che è difficile poter fare uno studio a priori a causa della quantità spropositata di titoli di studio che esistono nel mondo, quindi di non domandarlo a loro ... semplicemente bisogna vedere se la propria laurea, diploma, laurea breve, eccetera, è riconosciuta dalle istituzioni ministeriali del proprio paese (in alcuni casi valgono addirittura le lauree online o a distanza). Nel caso in cui il titolo sia riconosciuto, ma non esistano precedenti convalide, avvisano che vi potranno sottoporre ad un eventuale esame di legalizzazione o esame accademico per potervi consegnare la convalida. Parlo di "precedenti" perchè è il sistema più usato per poter legalizzare un titolo di studio ... quando ero stato a convalidare il mio titolo, risulta che qualche anno prima vi fosse stato già un precedente per la stessa laurea e la stessa università ... quindi niente esame ... insomma m’è andata di chiappa!

La biblioteca "Virgilio Barco" dell'architetto colombiano Rogelio Salmona.
Comunque ve la faccio semplice, parlandovi di "precedenti", ma in realtà quello che faranno saranno una valutazione giuridica ed una valutazione accademica del vostro titolo di studio. Cito: "…con el Análisis Jurídico se evalúan aspectos tales como la naturaleza jurídica de la institución que otorga el título, la naturaleza jurídica del título otorgado y el reconocimiento de la metodología bajo la cual se desarrolló el programa académico cursado por el solicitante. Con el Análisis Académico de los estudios cursados por el solicitante, se determina que éstos sean razonablemente equivalentes a los ofrecidos en Colombia. En este sentido, los estudios son objeto de una evaluación académica por parte de pares expertos, que teniendo en cuenta el contenido del programa, la intensidad horaria, el número de créditos, los trabajos de investigación, si es del caso, entre otros, determinan la denominación y la equivalencia de los estudios cursados...".

Ok, cosa devo fare per convalidare il mio titolo di studio tanto sudato?

Riunire tutti i documenti e portarli all’UAC (Unidad de Atención al Ciudadano) del Ministerio de Educación Nacional che si trova nella Calle 43 n° 57-14 a Bogotà, nella quale vi daranno uno username e una password per seguire in via virtuale lo stato della convalida. In ogni caso vi chiameranno o vi manderanno una mail quando sarà il momento per andare a ritirare i documenti con convalida.

Ricordate che TUTTE le traduzioni vanno "apostillate" dal Ministerio de Relaciones Exteriores (che si trova qui a Bogotà).

















Va bene ... e quali sono i documenti che devo riunire?

Il formulario apposito (lo trovate qui).

Fotocopia del diploma del titolo che deve essere con apostille italiana, tradotto al castigliano e traduzione con apostille colombiana.

Originale o fotocopia del certificato di qualificazione o del piano di studio, rilasciato dall’ente nel quale avete studiato (con apostille italiana, tradotto al castigliano e traduzione con apostille colombiana).

Fotocopia del vostro documento di identità (cédula de extranjería o passaporto).

La ricevuta di pagamento della convalida che deve essere a nome vostro anche se avete mandato qualcun altro in banca a pagare al posto vostro.

Per i master o i dottorati consigliano di consegnare anche la copia del lavoro di investigazione o della tesi di dottorato.

Tre postille: nel caso in cui non abbiate il certificato di qualificazione o piano di studio, potete richiedere alla vostra università di inviarlo direttamente al Ministerio de Educación Nacional; ricordate che il traduttore che vi traduce i documenti non può essere un amico bravo a tradurre, ma deve essere qualcuno riconosciuto dal Ministerio de Relaciones Exteriores; tutti i documenti dovete presentarli rilegati ed in apposita carpetta ... cito: "...debe presentar los documentos requeridos en una carpeta celuguía debidamente legajados..."

Questa è la "carpeta celuguía".



















Ho capito ... e quanto costa?

Per il 2013, autenticare una laurea costa 432.000 pesos, mentre un master ed un dottorato costano 491.000 pesos. Ovviamente non vale portare tutti i documenti insieme ... al Ministero specificano che ogni titolo va considerato a sè. Quindi se dovete convalidare laurea, master e dottorato sono 432+491+491 e buonanotte al secchio. Dovete pagare nella banca BBVA, cuenta de ahorros 31000016-1 codice 11 per lauree, codice 17 per masters e dottorati ... e ricordate che la ricevuta deve essere a nome di chi richiede la convalida.

E dove trovo un traduttore riconosciuto dal Ministerio de Relaciones Exteriores?

Lo trovate qui, è sufficiente inserire alla voce "Idioma": Español - Italiano - Español , cliccare su "buscar" e come per magilla ... ecco la lista dei traduttori ufficiali! 

Perchè hai parlato solo di titoli di studio quali lauree, masters e dottorati e non hai citato i diplomi di scuola superiore?

Perchè in realtà la convalida si fa solo su lauree, masters e dottorati... per i diplomi non saprei cosa dirvi. Il Ministero non dà soluzioni in merito e riporta solo che non li convalida e punto.

In definitiva ... vorrei chiudere dicendo che noi italiani siamo anche fortunati, visto che la stragrande maggioranza dei nostri titoli di studio viene riconosciuta a livello Colombia ... un po’ meno fortunati sono gli amici colombiani quando arrivano in Italia e devono far riconoscere il loro titolo, che il più delle volte si traduce in un vero e proprio calvario per non ottenere nulla. Certo è che le cose stan cambiando, e un articolo che pubblicai un po’ di tempo fa lo conferma: l’Italia è uno dei paesi stranieri che sta, piano piano, accettando titoli di studio ottenuti in Colombia. Comunque, per qualsiasi dubbio, potete anche consultare questo link (link ufficiale del Ministero) sul quale troverete anche altre informazioni sulla omologazione/convalida. Un saluto ... a presto!

domenica 2 giugno 2013

Intervista: Cartagena dagli occhi di un turista


Massimiliano, 38 anni, originario di Bari, capo magazziniere in una città lontana dalla sua di origine, è un ragazzo italiano che sogna da sempre la Colombia. Uno dei primi appassionati lettori del mio blog, è finalmente riuscito ad organizzarsi un viaggio per la città che porta nel cuore: Cartagena de Indias! Un viaggio estenuante di 21 ore d’aereo ma con tutta la curiosità e la voglia di scoprire, vedere, sentire sulla pelle se tutto ciò che aveva letto e sentito dire sulla città, valeva la pena. Il racconto del suo viaggio...

"El mapa" della città di Cartagena de Indias.















Ciao Massimiliano, sei appena tornato da Cartagena e sicuramente avrai ancora addosso le sensazioni che ti ha lasciato quella città. Raccontaci un po’ ... qual’è stata la prima sensazione che ti ha colpito una volta sceso dall’aereo?

Sono arrivato alle 9 di sera a Cartagena e la prima impressione è stata quella di essere stato catapultato in una realtà diversa dalla nostra. Caldo, umidità e le palme sulla pista di atterraggio sono le prime cose che mi hanno colpito. Sono uscito dall'aerporto ed ho trovato la mia ragazza ad aspettarmi. Abbiamo preso il taxi, chiaramente contrattando il prezzo, e siamo andati all'appartamento che avevo preso in affitto per i miei 15 giorni di permanenza. E' stato molto bello il tragitto aeroporto-appartamento perchè si passa davanti al centro storico della città ed anche se era oscuro ho potuto scorgere la bellezza della muraglia ed anche abbiamo attraversato tutta la zona turistica il barrio Bocagrande con i suoi innumerevoli grattacieli. Comunque vista la stanchezza del viaggio la mia vacanza è iniziata il giorno dopo!!! In questi 15 giorni ho cercato di vivere la città il più possibile. Ho visitato più parti della città per capire meglio come è la vita a Cartagena. Ho chiesto alla mia ragazza di farmi vivere come lei vive a Cartagena. Sicuramente in maniera molto diversa da come siamo abituati qui in Italia però, non per questo, peggio di come viviamo in Italia.

Una giornata tipo dei tuoi 15 giorni?

La mattina come mia abitudine mi svegliavo presto e mi piaceva tanto passeggiare per le strade della città. Verso l'ora di pranzo andavo in spiaggia a trovare la mamma della mia ragazza, la Sig.ra Aura che di lavoro fà la Palenquera e che mi deliziava con le sue insalate di frutta e nel pomeriggio continuavo le mie passeggiate in compagnia della mia ragazza. L'unica cosa che mi è mancata è stata non andare a ballare ma ho avuto la fortuna di trovarmi alla festa del fratello di Temilda e quindi è stato bello lo stesso

Dalle foto di Massimiliano: il "Centro de Convenciones y Exposiciones Cartagena de Indias Julio Cesar Turbay Ayala"











Quindi sei venuto in Colombia per amore. E come ti sei conosciuto con la tua metà?

Ho conosciuto la mia ragazza di nome Temilda circa 4 anni fà su internet. All'inizio è stato tutto un gioco ma con l'andar del tempo abbiamo capito che fra noi c'era qualcosa di speciale. E così dopo tanti sogni, parole e promesse l'ho conosciuta. All'uscita dell'aeroporto non l'ho vista subito e devo dire sinceramente che mi sono preoccupato un pò. Ma il momento in cui lei si è avvicinata a me è qualcosa che non potrò mai dimenticare. Ho inziato a sentire il mio cuore che batteva forte e dentro di me mi son detto: finalmente ce l'ho fatta!!!! Ho avuto l'impressione di conoscerla da una vita e fra noi è andato tutto bene dal primo momento. 

Ti faccio un grossissimo in bocca al lupo, allora, perchè tu possa coronare una vita insieme a lei, ma raccontaci un po’, Cartagena, com'è? Voglio dire ... l'immagine che ti sei creato dai racconti della tua ragazza, da quello che hai letto ... c’è un fondo di verità, oppure la sensazione è totalmente soggettiva?

Come ho già detto in precedenza erano 4 anni che leggevo e la mia ragazza mi raccontava di Cartagena ed avevo un pò paura che l'idea che avevo fosse completamente sbagliata. Invece no!!! La città è bellissima soprattutto il centro storico. Non per niente è patrimonio dell'Unesco. Entrato nel centro storico è stato come fare un tuffo nel passato. Le case in stile coloniale, la muraglia, la cattedrale e tante altri piccoli particolari che mi hanno lasciato veramente colpito. La zona turistica piena di hotel e di locali. Le spiaggie con un mare stupendo. Ma soprattutto la gente di Cartagena è fantastica. Sempre a disposizione per darti un'informazione e sempre con il sorriso sulle labbra.


Già dai primi giorni mi sono trovato a mio agio. Ho avuto la sensazione di essere a casa, di essere in una città in cui avevo già vissuto e non parlo solo della zona dedicata ai turisti. Ho chiesto a Temilda di farmi conoscere anche l'altra faccia di Cartagena. Ho preso le tipiche busetas per arrivare quasi fino alla fine della città (Barrio Ternera) e con le dovute precauzioni ho passeggiato per le vie di questi quartieri di estrato più basso. Non posso negare di non aver visto povertà ma onestamente mai mi sono sentito in pericolo. Le persone che vivono in questi quartieri hanno qualcosa di particolare. Mi spiego meglio: gente molto cordiale, affabile con cui poter parlare tranquillamente. Forse non faranno vita da nababbi ma vivono con tanta serenità e sempre sorridendo alla vita.

In conclusione mi sono innamorato di Cartagena con tutti i suoi pro e i suoi contro.

Dalle foto di Massimiliano: "atardecer" a Cartagena.















E non solo di Cartagena!! Ci hai detto che sei stato a Cartagena 15 giorni, ma ugualmente ti voglio chiedere, c'è qualche tradizione o aneddoto particolare che ti ha colpito e che ci vuoi raccontare?

Tradizioni particolari della città non le ho vissute e questo mi dispiace tanto. Sarebbe bastato fermarmi una settimana in più per vedere come i Cartageneros passano la settimana santa con i suoi dolci tipici. Però posso raccontarvi un aneddoto......

Il fratello della mia ragazza ha organizzato una festa in casa. La festa è iniziata alle 2 del pomeriggio ed è finita alle 2 della notte. Impianto audio delle migliori discoteche, birra e rum a fiumi, champeta ad altissimo volume e tantissimi ragazzi che ballavano e si divertivano. La cosa che mi ha colpito di più è che nessuno dei vicini si è mai lamentato. Come se fosse tutto normale!! IO mi sono divertito tanto. Non ho imparato a ballare la champeta però mi è piaciuto ascoltare questa musica giovane e vedere ballare tutti.

Vedrai che avrai tutto il tempo per imparare! Ma non pensi che questa cosa possa essere “fastidiosa” per chi viene a Cartagena per fare altre cose che non siano da turista?

Sicuramente può essere fastidioso per chi non è abituato però son cose che avvengono nei quartieri più popolari della città e dove forse nessuno straniero andrebbe mai ad abitare a parte me!!

Dalle foto di Massimiliano: "la ciudad amurallada" con vista sul barrio di Bocagrande.













Te lo chiedo perchè anche io sono stato a vivere in un quartiere popolare di una città colombiana nota per la sua "parranda" (non Bogotà) e ... sinceramente pensavo ci fosse più “confusione”, invece solo una domenica hanno fatto una festa in comune nel barrio con la reinterpretazione vallenata di alcuni classici della salsa, però è stata una cosa di un paio d’ore al massimo ed a volumi contenuti. Ma tornando a noi, anche se sei andato solo come turista, come hai trovato Cartagena? Costosa o Economica?

La città di Cartagena è fondamentalmente costosa che tu sia un turista o un cittadino. Tutto costa tanto ed anche di più penso di altre città colombiane. Però se impari a muoverti bene come fà la maggior parte della gente riesci ad economizzare. Andare a fare la spesa al mercato del Bazurto costa sicuramente meno del centro o di Bocagrande. Quindi bisogna solo capire bene come muoversi e non avere troppe pretese.

Non avere troppe pretese da che punto di vista?

Quando dico che non bisogna avere molte pretese vorrei far capire che se una persona cucina in casa comprando dal piccolo supermercato vicino casa, usa il bus invece del taxi, compra i suoi vestiti o quello di cui ha bisogno in negozi più economici e quindi accontentandosi di quello che trova può fare una vita lo stesso tranquilla e senza troppe "pretese".

Dalle foto di Massimiliano: monumento a la India Catalina.























Certo è che “senza troppe pretese” include anche una serie di servizi che, per chi è fin troppo abituato alle comodità di casa, si danno per scontato. Come pensi che andrebbero affrontate queste cose? 

Guarda, è sufficiente non vivere in un quartiere troppo costoso. Trovi le stesse cose ma con dei prezzi più bassi. Non potrai avere la casa dei tuoi sogni ma le cose basilari le cose necessarie le trovi lo stesso. Basta sapersi accontentare!!!

Capisco. Io intendevo anche dal punto di vista dei servizi alla persona, ma mi rendo conto che è complicato rendersene conto in 15 giorni, ma dimmi, mi risulta che Cartagena sia la seconda città con più italiani in Colombia, ne hai incontrato qualcuno? E com’è stato l’incontro?

Si ho incontrato alcuni italiani che avevo conosciuto su facebook. Ho avuto l'onore di conoscere il console onorario di Cartagena il sig. Pietro Abbrescia, ho conosciuto Gianpaolo che ha una panetteria nel quartiere Manga, Mariano che oramai sono 6 anni che fà la spola fra Napoli e Cartagena e Massimo che ha una società di taxi sempre Cartagena. E' stato bello incontrare italiani dall'altra parte del mondo. 

E sei stato in spiaggia? Com’era? Molti dicono che i venditori ambulanti sono un po' intensi... 

Si sono stato in spiaggia. Non sono organizzati come da noi ma sono molto belle. E poi fare il bagno nell'oceano è stata una esperienza bellissima. Con i venditori ambulanti sulla spiaggia non ho avuto tanti problemi e ti spiego il perchè: primo quando andavo in spiaggia mi sedevo sempre vicino la mamma della mia ragazza che vende frutta sulla spiaggia e quindi nessuno mi tormentava con qualcosa da vendere e secondo perchè ho imparato subito a dire: NO GRACIAS!!!! E così i venditori ambulanti andavano via subito.

Dalle foto di Massimiliano: il teatro Adolfo Mejìa















Tre aggettivi positivi di Cartagena e tre aggettivi negativi?

Aggettivi positivi: bella, incantevole, storica. Aggettivi negativi: costosa, a volte trasandata,altri aggettivi negativi non ne trovo forse sarà perchè me ne sono innamorato!!!

Con quanto pensi che sia possibile vivere a Cartagena?

Penso che per poter vivere a Cartagena da europeo sia necessario guadagnare almeno 2,5milioni di pesos. Se si vuole vivere da cartageneros sono sufficienti anche da 1 a 1,5 milioni di pesos.

Vuoi salutare qualcuno e lasciarci con alcuni consigli?

Ringrazio tutti coloro che leggeranno la mia intervista sperando che possa essere utile e vi consiglio con tutto il cuore di visitare la città di Cartagena perchè ne rimarrete colpiti. 

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Massimiliano vi lascia la sua mail in caso vogliate contattarlo o parlare con lui in maniera più approfondita del suo viaggio a Cartagena (maxattolini chiocciolina liberopuntoit). Vi ricordo, in chiusura, che chiunque può proporre una sua intervista sul blog. Se la cosa vi attira, e volete raccontare la vostra Colombia, mandatemi una mail!! Come avrete notato il blog sta un po' cambiando faccia. Ci sono un paio di widget nuovi e curiosi (in basso a destra un assaggio) e c'è un formato da compilare per restare in contatto con me e chiedermi quello che volete. Ho eliminato la mail perchè davvero non ci stavo dietro ... scrivete numerosi, allora! Alla prossima! =)