domenica 12 giugno 2011

Il turismo in Colombia


Negli ultimi due anni il turismo in Colombia è aumentato del 27%. Ora come ora la principale fonte di ingresso dell’economia Colombiana è data dagli immobili, ma grazie alla politica estera che sta affrontando questo governo (e non sto giudicando destra o sinistra ... grazie a dio qui lo posso fare), sono aumentati gli introiti del turismo e delle importazioni/esportazioni.

Tralasciamo il commercio e le costruzioni, settori dei quali abbiamo già parlato e sui quali non ci sono sostanziali cambiamenti e parliamo di turismo. E tralasciamo anche il settore agrario, per il momento, nonostante a detta di molti esperti del settore economico è una “bomba a orologeria”...

Faccio un paio di premesse: non vi parlerò di quanto è bella Colombia, della biodiversità, dell’artigianato (...ehm... l’articolo promesso... :V ), dei siti naturali, dei siti storici, eccetera eccetera, perché sono cose che potete scoprire tranquillamente googleando o youtubbando o fidanzandovi con un/una colombiano/a (come il sottoscritto... :D ). Nè vi parlerò di “cultura”, nonostante dovreste vedervi i balli Colombiani di Sonia Osorio e dovreste ascoltare musiche che non sono le stra - ascoltate salsa e merengue (almeno per noi Europei dalle orecchie poco allenate). Né vi parlerò di quelli che sono i classici visti che si fanno per aprire un’attività di commercio nel settore turismo.

Caño Cristales ... il rio dei cinque colori.













Un paio di mesi fa è uscita la proiezione statistica sull’aumento della popolazione turistica in Colombia. Nella sola Bogotà, nei prossimi quattro anni, i turisti aumenteranno di circa due milioni e mezzo. Già ora i turisti che NON transitano per Bogotà, ma si fermano (per affari, per scazzo, per gentile concessione, per visitare qualcosa di diverso, per vedere piovere, per cultura, per gli smeraldi, per le fiere – anche questo sarà materiale per un articolo -...) sono circa un milione e mezzo. Forti della proiezione statistica, molte catene di hotel hanno cominciato a darsi da fare per trovare terreni e costruire alberghi. Hanno cominciato a spuntare come funghi concessioni edilizie per hotel boutique, hotel “caseros”, hotel spa, hotel executive tutto incluso, bettole da quattro soldi... e fra le altre cose, catene come Royal e Hilton hanno scelto la strada del far pagare una parte delle... chiamiamole “quote societarie”... degli hotel alle persone che hanno soldi da investire (intorno ai 25.000 € per quota), per poi gestire il tutto e ripartire i dividendi fra i soci mensilmente.

Non voglio tediarvi con le percentuali di guadagno stimate... anche perché con questo articolo volevo arrivare da un’altra parte e parlare di Cartagena, non di Bogotá. :D

Cartagena de las Indias














Venerdì, leggendo un giornale di finanza, ho visto un trafiletto che parlava di un sotto – settore del turismo che si sta sviluppando rapidamente nella città di Cartagena. Non si parla di alberghi, ma di tutti quei negozi che sono connessi al turismo: taxi, guide turistiche, artigiani, tour operators, musicisti da strada, commercio formale (cioè i negozi) ed informale (intendendo i venditori di ninnoli e “bocadillos” della strada, insomma), ristoranti... arrivo al punto. Grazie ad un programma congiunto di Sociedad Portuaria Regional de Cartagena, Proexport Colombia e la Corporación Turismo Cartagena de Indias, sono aumentate le navi da crociera che fanno tappa a Cartagena. Nei primi mesi del 2011 sono arrivate a visitare il patrimonio storico dell’umanità (fonte: Unesco) 207 navi che hanno scaricato un totale di 493.000 passeggeri (5,3% in più dell’anno passato), i quali hanno speso più di 40 milioni di dollari in tutti i settori produttivi della città.

E questo è solo ciò che è stato dichiarato...

...ma comunque, Luis Ernesto Araújo Rumié, presidente della Corporación Turismo Cartagena de Indias (dati di gradimento alla mano) ha fatto un plauso alla gente della città per aver offerto ai turisti un ambiente tranquillo, rilassante e ricco di esperienze, ed ha chiesto ai Cartagenéros di continuare sulla stessa strada per far si che le navi da crociera continuino a dare priorità alla città come tappa fondamentale dei loro viaggi.

Siamo d’accordo che Cartagena è una città molto costosa, e che se si apre un’attività nel settore del turismo si va incontro a una competizione sfrenata, ma ... ci si può sempre pensare, no? Non saprei dirvi nel settore alberghiero, anche perchè come dicevo prima stanno spuntando come funghi alberghi di tutti i tipi e anche un’altra cosa: le catene colombiane di hotel (Decameron su tutte) stanno lanciando pacchetti di vacanze di “fidelizzazione” del cliente per un tempo minimo di due anni. E se da una parte va bene perché vuol dire che si stanno mettendo al riparo da eventuali competizioni che si stanno sviluppando nel settore, dall’altra non va bene perché stanno offrendo settimane di vacanze per dei prezzi MOLTO interessanti.

Ovviamente voi volete sapere tutto... :D

Cinque giorni in Hotel Decameron Cartagena (lunedì a venerdì in bassa stagione) vi costano 70.000 pesos per quattro persone (meno di ventimila a testa), con colazione, bevande a qualsiasi ora, sport vari e tutti i servizi gratis... per pranzo e cena sono altri 70.000 a persona per giorno, e ci dovete mettere il volo (da Bogotà sono dai 300 ai 500 mila pesos per persona). Facendo i conti della serva (qui li chiamano: las cuentas de la lechera) sono 800.000 pesos per persona all inclusive (circa 320 euro al cambio attuale). E Il Deca Cartagena è un tre stelle superiore... ma essendo pacchetto turistico, vi vale lo stesso al Deca San Andrès.


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