mercoledì 20 giugno 2012

Io ... alla radio? Un ... simpatico spaccato di vita!

Buenas noches!!
Forse qualcuno di voi si starà domandando dove sono sparito. Qualcuno sicuro nemmeno se ne sarà reso conto. Qualcun'altro si starà fregando le mani pensando che il blog avrà presto le ragnatele. Invece no. Sono qui ... sfortunatamente (e fortunatamente) non sto facendo uno dei miei soliti viaggi vacanzieri che finiscono immancabilmente sotto una tempesta tropicale, nè sto combattendo a colpi di kalashnikov nelle strade di Bogotà (come noti quotidiani virtuali continuano a insinuare di questa bella città), non sto chiedendo sconti di sorta (capirete poi), solo che ogni giorno dico: "ahorita escribiré algo en el blog" ... e faccio fede a quello che dico. =D

Comunque non scherziamo ... sono stato, e continuerò ad essere per almeno un paio di mesi ... iper-impegnato. C'è davvero molto, moltissimo da fare, e spesso 15 ore giornaliere per gestire tutto non bastano. Mi voglio profondere in sentitissime scuse a chi mi ha amabilmente scritto in questi mesi (da fine marzo). Non ho cestinato le vostre mail. Non le ho accantonate. Vi risponderò ... come ben sanno tutti coloro che hanno ricevuto una mia risposta anche con due mesi di ritardo ... anche se informaticamente parlando, due mesi di ritardo vuol dire che è già un miracolo che il mio hotmail non sia imploso su se stesso per la vergogna, con tutto quello che mi inviate giornalmente.




Rai radio Uno!










Oggi non vi voglio raccontare niente di speciale. Solo voglio mettervi a parte del fatto che mi hanno intervistato a Rai Radio Uno per il programma "Check-in"... una bella emozione, invero. La puntata è andata in onda lunedì 18 giugno (ieri) ad ore antelucane, visto che erano le 4.30 della mattina in Italia, però ve la potete scaricare dal sito ufficiale andando sulla colonna di destra fino ad incontrare "Podcast" ... e lì basta cliccare e salvare l'mp3 della trasmissione.

Come vi dicevo è stata una bella emozione ... fra l'altro tutti gentilissimi, a partire dalle persone che mi hanno contattato e hanno gestito la parte di pre-intervista ed organizzazione (Vicky ed Ernesto), fino ai conduttori Paolo Notari e Benedicta Boccoli. Vi confesso che l'intervista è stata talmente flash che nemmeno mi son reso conto di quello che è successo ... d'altra parte i tempi dei media sono tiranni, ma credo che complice sia stato anche il fatto che mi hanno fatto sentire totalmente a mio agio.

Avrei voluto dire di più sulla Colombia, credetemi. Però spero di aver reso abbastanza giustizia a questo paese meraviglioso che ormai è la mia seconda casa. Vi pubblico l'intervista ... a voi "riascoltarla" e rendervi conto delle differenze. =)


1) RACCONTACI UN PO’ DA REGGIO EMILIA A BOGOTA’… COSA TI HA SPINTO A LASCIARE L’ITALIA…? Diversi fattori, ma principalmente è stato l'amore, visto che mi sono innamorato della persona che poi è diventata mia moglie.

E COME HAI CONOSCIUTO TUA MOGLIE? L’ho conosciuta il 5 ottobre del 2007 ... ridiamo sempre sul fatto che lei ha una pessima memoria e io mi ricordo perfettamente il giorno che l’ho conosciuta. Ci siamo conosciuti perchè ci ha unito la grandissima passione della nostra vita che è l’Architettura.

2) DALLA PIANURA PADANA ALLA SAVANA DI BOGOTA’, MA E’ VERO CHE SIETE A PIU’ DI 2600 METRI SUL LIVELLO DEL MARE? Eh, si, è stato un bel cambiamento anche da quel punto di vista, però serve! Posso tranquillamente partire dalle scale della M2 di Milano ed arrivare alle piattaforme dei treni della Stazione Centrale di Milano senza avere il fiatone!

SARETE PURE A POCHI PASSI DALL’EQUATORE… MA IMMAGINO CHE IL CLIMA NON SIA PROPRIO COSI’ MITE?! Non lo è per niente, in effetti! In questi tre mesi che sono considerati estivi, la temperatura oscilla fra i 18 e i 24 gradi ed è un clima piuttosto secco... anche piacevole direi. Però quando arrivano i tre mesi invernali si scende a 10 - 16 ... qualche volta di notte si scende a 1 e soprattutto piove, piove ... e grandina!!

3) DI COSA TI OCCUPAVI IN ITALIA E DI COSA TI OCCUPI ADESSO A BOGOTA’? In Italia ero Architetto e progettavo per vivere ... qui ho dovuto un po’ cambiare la mia natura. Diciamo che ora progetto per diletto e la maggior parte del tempo sono AD di un’impresa che sviluppa progetti su temi diversissimi fra loro ... riciclaggio (no, non di denaro!!), responsabilità sociale, fonti rinnovabili di energia, e ... beh altri settori dei quali non vi posso parlare. Adesso è un po’ complicato spiegarlo, diciamo che collaboriamo con imprese, ong, privati, e troviamo la maniera più semplice per poter unire le realtà Colombia ed Europa. Qui c’è terreno fertile per costruire moltissime cose, ma spesso mancano le risorse economiche o il know-how.

4) LA COLOMBIA E’ UNO DEI MAGGIORI ESPORTATORI DI DROGA E SPESSO SENTIAMO PARLARE DI SCONTRI A FUOCO TRA POLIZIA E NARCOTRAFFICANTI, SI PERCEPISCE QUESTO CLIMA NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI O SONO COSE CHE AVVENGONO LONTANO DALLA CAPITALE? Sai, la sicurezza è un tema molto sentito in Colombia, tant’è vero che è stato un forte dibattito nei programmi dei sindaci alle ultime elezioni. Ti posso dire che fortunatamente Colombia è ormai quasi totalmente fuori dalle storie di sofferenza degli anni 90, e che i cartelli si sono ora spostati più verso il Messico o il Perù. Ci sono comunque zone che possiamo considerare “off limits” per uno straniero, ma la capitale ne è assolutamente fuori. Certo ... ci sono altri problemi. Ma nulla che non esista anche in altre capitali/megalopoli del resto del mondo.


5) LA COLOMBIA E’ COMUNQUE UNA TERRA MOLTO AFFASCINANTE… COME SI VIVE, CHE ARIA SI RESPIRA, COM’E’ LA GENTE? Hai colto il punto, la cultura sudamericana è molto affascinante, e di conseguenza le persone che vivono qui. Si vive ... con le difficoltà di quello che chiamano “choque cultural”, inizialmente ... ma poi ci si abitua e si comincia a vivere con serenità dando valore anche alle cose piccole. Alla spiritualità di certi attimi. E poi ci si lascia trasportare da un turbine di energia, passione e sensazione di cambiamento che è quello che si respira a Bogotà. La gente è cordiale, curiosa, soprattutto siamo ancora nella fase in cui lo straniero è una sorta di animale raro ed al colombiano piace ascoltare storie dei nostri mondi così lontani e così diversi...

6) UN VIZIO E UNA VIRTU’ DEI COLOMBIANI…? Quando sono arrivato in Colombia non conoscevo una parola di spagnolo, e facevo l’errore di ragionare sulla traduzione letterale delle parole, senza pensare che una parola nasce anche in un contesto culturale ben preciso. In spagnolo “ahora” è il nostro “adesso”. Qui si usa “ahorita” che è il diminutivo di “ahora” ... il problema è che per il Colombiano “ahorita” è un periodo di tempo incluso fra un minuto e otto giorni. Quindi spesso e volentieri chiami qualcuno con cui hai un appuntamento, e ti senti rispondere "ahorita llego" ... a questo punto puoi anche fare un paio di giri dell'isolato, fermarti a mangiare una empanada e bere una gaseosa, fare due chiacchiere con il "vecino della tiendita del barrio" ... socialmente meraviglioso, ma per gli affari è un disastro!!

Però va beh ... dai ... a parte queste cose molto folkloriche che non sono di tutti i colombiani, specifichiamolo, io credo che di positivo questo popolo abbia una forte componente di adattabilità alle situazioni più disparate, ma soprattutto viva con una passione fuori del comune ... che forse è quella che più attira lo straniero in queste terre.

7) A PROPOSITO DI GENTE COLOMBIANA… ABBIAMO DETTO CHE TI SEI SPOSTATO IN COLOMBIA PER AMORE, MA LEI, TUA MOGLIE, CONOSCE L’ITALIA E COSA NE PENSA? Mia moglie è stata una sola volta in Italia, è rimasta affascinata dagli italiani, dicendo che sono stati sempre tutti molto gentili, l’hanno trattata benissimo, ha scoperto che differenza abissale ci sia fra la cucina italiana di qui e la vera cucina italiana. E poi d’altra parte lei è architetta come me e quindi vivere sulla pelle ciò che ha solo lontanamente studiato sui libri è stata per lei un’esperienza eletrizzante.

8) QUALI SONO INVECE LE ATTRAZIONI CHE RENDONO INDIMENTICABILE UN VIAGGIO IN COLOMBIA, COSA SI PUO’ FARE E COSA CI CONSIGLI DI VISITARE? Esiste una pubblicità sul turismo in Colombia che dice: “el riesgo es que te quieras quedar” che sarebbe poi: il rischio è che tu voglia restare. Ci sono migliaia di cose da vedere in Colombia. Partendo dalle classiche feste religiose e pagane, che ogni regione ha la sua, fino al vivere viaggi interminabili in paesaggi che si sono forse solo visti nei film o nei documentari. Il santuario di Ipiales, caño cinco cristales, la sierra nevada, ma anche i pueblitos stile coloniale, il pantano di Vargas, la Candelaria a Bogotà, Montserrate e la Calera ... il consiglio è di arrivare, starci almeno un mese e ... perdersi!!! Ne vale la pena.

COSA TI HA SORPRESO E COLPITO DI QUESTA TERRA APPENA ARRIVATO? Superficialmente ti posso dire che mi ha sorpreso la somiglianza con l’Italia ... ma definitivamente ho capito in seguito che in realtà a colpirmi è stato l’immenso flusso di energia che sprigiona da questa terra e dai suoi abitanti.

9) TORNIAMO INVECE IN ITALIA, COSA TI MANCA DEL NOSTRO BEL PAESE E DELLA TUA EMILIA? Sinceramente non ho rimpianti, solo forse un po’ di nostalgia. Mi mancano gli affetti ... ovvero la mia famiglia, che non ho mai sentito così vicina come in questi anni, sicuramente gli amici più cari ... e beh ... forse anche lo stracchino e gli affettati emiliani!!
E questo ... è tutto, per oggi. =) Spero vi siate gustati anche la bella bossanova dei Negrita al finale!