mercoledì 31 agosto 2011

Matrimonio in Colombia ... cosa costa sposarsi?

In questi giorni mi han contattato in molti con dubbi ed incertezze varie su come ci si sposa in Colombia ... quali documenti, dove tradurre, come organizzarsi, se ci vuole un visto per sposarsi ... vediamo di mettere ordine e vedere anche cosa può costare un matrimonio in Colombia.

Per prima cosa NON è necessaria nessun tipo di condizione speciale per sposarsi, a parte quelle dettate dal buon senso di non avere vincoli irrisolti in patria e ovviamente avere chi vi sposa qui in Colombia. No, non il funzionario ... intendo la “pareja”, la vostra metà, ecco. =D Condizione sufficiente è avere il passaporto in corso di validità ed un paio di certificati che avrete avuto premura di richiedere in comune prima della partenza, debitamente apostillati. Non vi chiederanno nessun visto.

In Comune richiedete:
- atto di nascita
- certificato di residenza
- certificato di stato civile (i Comuni normalmente rilasciano un certificato cumulativo che include cittadinanza, residenza e stato civile nello stesso foglio ... eccellente ... quello è il certificato che fa per voi)

dopodiché, ufficio legalizzazione firme della Prefettura!

Affinché tali documenti vengano apostillati. Se avete seguito il blog sapete già che cos’è un’apostille, ma in caso non lo sappiate, basta googleare per incontrare decine di siti che spiegano cos’è; se invece avete fretta e non volete sapere cos’è, è sufficiente andare in Prefettura e dire che avete bisogno di apostillare dei documenti per utilizzarli all’estero. =D

Apostille ... un timbro che certifica che la copia di un documento è conforme all’originale.











Nel frattempo la metà avrà già provveduto a richiedere i propri documenti nella Notarìa alla quale è registrata/o, sui quali deve obbligatoriamente esserci un magico timbrino che reca la scritta “valido para matrimonio”, altrimenti non possono essere utilizzati. Detti documenti sono:
- atto di nascita
- certificato di residenza
- certificato di stato civile

Sposandovi in Colombia, i documenti del nostrano no, ma quelli dello straniero devono essere debitamente tradotti allo spagnolo e la traduzione deve essere “legalizzata” dal ministero de relaciones exteriores. Chiaramente se volete portare la vostra metà in Italia, allora si che vi serviranno i documenti del nostrano tradotti insieme all’atto di matrimonio.

Cosa significa tutto ciò?

Che dovete trovare un traduttore ufficiale italiano-spagnolo che vi possa ufficializzare la traduzione dei documenti.

E dove lo trovo?

L’Ambasciata italiana ve ne può fornire una lista completa, ma se cercate suggerimenti in tal senso, sapete già che nella pagina “Lonely Planet dei Bloggers” in questo stesso blog li trovate. Ricordate che un traduttore ufficiale vi dovrà inserire un timbro sui fogli tradotti che lo certifica come “ufficialmente riconosciuto”.

E cosa costa?

Dipende. Quest'anno un buon prezzo è intorno ai quindicimila pesos per foglio (6 € circa) da tradurre. Non lasciatevi ingannare ... chiedete sempre se il prezzo che vi fanno è per foglio o per facciata, ma soprattutto se è per foglio o facciata tradotti o da tradurre, perché la “malicia indigena” è sempre in agguato. Ricordatevi che si parla di traduzioni NON tecniche. Quelle costano molto di piú, ma fortunatamente non servono per gli atti di nascita, stato civile, ecc...

E la legalizzazione?

La si fa su ogni documento tradotto direttamente nell’apposita sede del Ministerio de Relaciones Exteriores, che in quel di Bogotá sta nella calle 166 con Autopista. La legalizzazione vi costa quindicimila pesos per facciata. Ed è proprio qui che voglio farvi fare mente locale su una cosa importantissima, legata alla questione traduttori. Un traduttore che ha cura di quello che Vi sta facendo, vi aiuta: vi fa la traduzione integrale, inclusa apostille su una sola facciata ... così che al ministero pagate solo una legalizzazione e non due. E’ anche per questo che consiglio solo alcuni traduttori sulla “Lonely Planet dei Bloggers”... perché come si suol dire in Colombia: buena gente si, bobos no. =D

Una promessa eterna ... o almeno si spera che la sia. =))











Eccellente ... e ora?

Ora avete i documenti vostri e i suoi, apostillati, tradotti, legalizzati, validi per il matrimonio ... fate una fotocopia del vostro passaporto (e della cedula de extranjeria se la avete), fate una fotocopia della cedula del/la Colombiano/a (ingrandita al 150%, ricordate? Standard colombiano di ingrandimento dei documenti di identità), eeee.... siete pronti? Siete certi? Sapete ciò che state facendo? Ok, ok, allora andate insieme alla Notaria che avete scelto per sposarvi e richiedete il certificato di matrimonio che dovrete firmare insieme, metterci il ditino sporco di inchiostro, e che vi autenticheranno davanti agli occhi in pochi minuti (costo ... 6.000 pesos per le due firme ... già lo sapete per averlo letto nel visto TT).

Una volta fatto il documento, fatevi attendere dal notaio che:

* darà una scorsa ai documenti per vedere che ci sia tutto e che sia tutto in ordine
* vi spiegherà un paio di cose relativamente alla pubblicazione dell’atto
* vi chiederà in quale giorno volete sposarvi e a che ora... in pratica potete sposarvi da sei giorni utili dopo aver consegnato i documenti, in avanti (fate attenzione che non vi scadano i tre mesi dei documenti!!)
* vi mostrerà la sala dove celebrerà il matrimonio
* vi suggerirà di dirgli/le per tempo se volete discostarvi dalla cerimonia tradizionale e come
* vi dirà che l’annullamento della data di matrimonio può essere fatta solo fino alle 48 ore antecedenti
* varie ed eventuali...

C’è da dire che l’iter e le richieste delle notarìe variano abbastanza da una all’altra, così come le tempistiche, così come i prezzi (da 70.000 pesos in su). In alcune ad esempio chiedono che lo straniero viva da almeno due anni in Colombia... ma “per legge” la trafila che vi ho spiegato è sufficiente per la maggior parte dei matrimoni civili, e non c’è bisogno di dimostrare alcunché relativamente ai tempi di permanenza in Colombia.

Ricordate che quando si hanno figli minori di età, bisogna anche richiedere l’aiuto di un avvocato che rappresenti i minori, che dovrà produrre una carta (che si chiama “inventario solemne de bienes”) che avrà bisogno della firma dei genitori naturali dei minori di fronte a un notaio, carta che dice che non esistono beni a nome dei minori, e che se esistono sono di proprietà esclusiva dei medesimi... questa cosa ve l'ho spiegata all'inizio di questo articolo.

Ricordatevi, altresì, PRIMA DI SPOSARVI di lasciar detto al vostro comune che vi sposate ... perché la pubblicazione dell’atto (al pubblico ludibrio) la devono fare anche a casa vostra. Ora ... mancando dall'Italia da qualche anno, non so esattamente quali modalitá vi richiederanno per fare detta pubblicazione. Se qualcuno di voi volesse lasciare un paio di appunti nei commenti, saró ben felice di pubblicarli in questo stesso articolo per rendere ancora piú chiare le idee.

Gogoquiksilver, che ringrazio moltissimo, ci manda queste righe di precisazione sulle modalitá italiane di pubblicazione:

"...volevo solo dire che, per quanto riguarda l'Italia, i documenti da presentare presso il proprio comune di residenza (da gennaio si può fare anche on-line) sono un'autocertificazione all'Ufficio Matrimoni all'anagrafe comunale.

A questo punto gli incaricati comunali, accertato l’effettivo stato di libertà da vincoli di precedenti matrimoni e la reale consapevolezza di entrambi gli interessati, provvederanno ad elaborare tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni. Queste, con le generalità dei promessi e il luogo di celebrazione delle nozze, verranno poi esposte per 8 giorni alla Porta della Casa Comunale dei comuni di residenza.Le pubblicazioni vengono esposte per rendere nota a tutti l'intenzione dei fidanzati di sposarsi, affinché chiunque ne abbia motivo possa opporsi, qualora, ovviamente, sussistano degli impedimenti di cui costoro siano a conoscenza o nel caso ci fossero altre gravi ragioni previste dalla legge.

Trascorsi 3 giorni dopo il termine delle pubblicazioni, l’Ufficiale di Stato Civile, se non gli è stata presentata nessuna opposizione, rilascia il “nullaosta” al matrimonio, in cui dichiara che quella celebrazione non ha impedimenti agli effetti civili e che i due fidanzati possono celebrare le proprie nozze entro 180 giorni dalla scadenza della pubblicazione, pena la decadenza di validità dei documenti..."



Di nuovo grazie Gogoquiksilver, sono certo che le informazioni torneranno utili a molti. =) Tornando al discorso matrimonio, ci sono persone che fanno anche una "acta de capitulación ". Che come già spiegato in un altro articolo é un atto che dice semplicemente che il vostro patrimonio PRIMA del matrimonio è vostro e non sarà toccato in caso di “separazione”.

Il Santuario di Las Lajas - Ipiales, departamento de Nariño - stranissimo vedere un neogotico in Colombia ... eppure ce l'avete sotto gli occhi.
















E ... quindi ... é facilissimo sposarsi qui in Colombia e senza nemmeno troppi fronzoli e troppe difficoltá. Non é mio dovere mettervi in guardia dal contrarre matrimonio con dei/delle semisconosciuti/e, solo dovete pensare che una volta sposati/e siete soggetti/e a delle norme. Quindi sapendo che é cosí facile sposarsi in Colombia, fatelo se ne siete convinti, e fatelo seguendo la via del cuore ma anche un po' quella del cervello. =D

Va bene, va bene, non vi faccio la ramanzina ... passiamo ai costi!! Cosa costa sposarsi in Colombia? Alcuni costi li avete giá visti o percepiti dalla prima parte dell'articolo, vediamone altri:

-comprare la fede. Ah, non mi dite che non ci avevate pensato! Comunque smettiamola di dire che l’oro costa meno qui in Colombia ... questo metallo ha un prezzo fissato internazionalmente per peso (normalmente viene utilizzata l’oncia troy che equivale a 31,1035 grammi) e attualmente vale, se non ricordo male, intorno ai 1800 dollari per oncia. Può essere che la lavorazione sia leggermente più economica che in Italia, è ovvio, ma se un artigiano orafo è bravo richiede il suo prezzo. Comunque traduciamo pure in soldoni: una fede semplice di peso 12 grammi, qui in Colombia, vale intorno a 1.400.000 pesos (540 € circa)

-mandare le partecipazioni. Eh, mica vorrete che la nonna non vi veda nel giorno piú importante della vostra vita, no? Qui le potete comprare a partire da 400 pesos (0,15 €) cadauna e se ne comprate cento vi tirano dietro come regalo il necronomic... perdon... il libro delle firme degli invitati

-rito. E si che ha un costo. E non solo di tipo amministrativo. Con il civile abbiamo visto che il costo parte da 70.000 pesos (27 €), se vi sposate con rito cattolico aggiungeteci un 50.000 pesos (20 €) che è il costo minimo approssimativo per la musica d’organo

-fiori. Il bouquet della sposa si trova da 80.000 pesos (31 €), i centro tavola da 30.000 pesos (11 €) e gli addobbi floreali per la cappella o per il salone della Notarìa viaggiano dai 100.000 pesos (40 €) in su

-ricordi. Volete ricordare il vostro matrimonio con le foto degli invitati fuori fuoco su facebook (gratis €), o volete un vero e proprio servizio professionale con tanto di video? Si trovano buone offerte per 650.000 pesos (253 €) il servizio fotografico con foto editate, e 300.000 pesos (117 €) il video. Non nascondo la perplessitá personale su questa pratica... alcune volte le foto degli amici di un matrimonio sono i ricordi che ci fanno ridere di piú della cerimonia ma il mondo é bello perché é vario

-il vestito della sposa! Importantissimo!!! Un bel vestito, studiato nei dettagli, con le giuste misure e i giusti colori, ben disegnato con un sarto di qualità (no ... non in senso romanesco) può costare da 500.000 pesos (195 €) fino a che vi ci arriva il portafogli

-il vestito dello sposo! Più semplice va da 300.000 pesos (117 €) in su ... se gli stessi soldi li avete già spesi per il video e non li avete, mandate lo sposo nudo, che sicuramente nel video risalta... =P

-il pranzo di nozze. Eh, beh ... qui ci si sbizzarrisce. Una cosa semplice, vi costa 15.000 pesos (6 €) a persona, alla quale vanno aggiunti 2.000 pesos di cocktail d’invito (0,80 €), un 250.000 pesos (97 €) per una torta da cento persone, e se volete l’orchestra semplice o il deejay ci dovete aggiungere un milioncino tondo (390 €). Di solito queste feste vengono fatte nelle sale comuni dei conjuntos (le urbanizzazioni) nei quali la coppia vive o andrá a vivere... e non hanno alcun costo, solo bisogna ricordarsi di prenotarle per tempo. A meno che non si voglia affittare un ristorante o qualcosa di simile, come hanno fatto dei carissimi amici l'anno scorso.

E, si... siamo in fondo ... contate che come sempre vi dico, questi sono prezzi medi. Chiaramente ci sono situazioni differenti, con costi notevolmente più alti e più bassi ... ma anche tutto questo è Colombia… cosa volete di piú? Un eccellente sarto che lavora totalmente a mano per farvi i vestiti di nozze? O che vi consigli un’agenzia viaggi per trasferire voi e tutta la vostra famiglia qui in Colombia e farvi fare un paio di settimane indimenticabili ad un costo eccezionale? Potrei anche farlo… =D

sabato 27 agosto 2011

Risposte ad alcuni followers: II

Nuove risposte a nuovi dubbi. =)

Diego Delcolle: bello il tuo articolo ma nn mi chiarisce un punto cardine...e cioè se uno straniero è obbligato a seguire un corso scolastico per entrare nella categoria dei tecnicos o può semplicemente mettersi in gioco e dimostrare le proprie competenze.

Ciao Diego, buona domanda.
L’iter scolastico che seguiamo in Italia è formato da 5+3+5=13 anni, mentre quello Colombiano è di soli 5+6=11 anni. Questo vuol dire che quando noi usciamo dalle superiori, in Italia, abbiamo all’attivo i classici due anni in più che servono, in Colombia, per essere considerati dei “tecnici”. In tutti i casi in cui non si sono terminate le scuole superiori in Italia, tocca terminare la carriera di “Bachillerato” ed eventualmente fare i corsi. Un istituto per le carriere tecniche/tecnologiche è il SENA (Servicio Nacional de Aprendizaje), dove si incontrano diversi tipi di specializzazione, ma anche le università possono offrire detti corsi.

Ora non so esattamente come vengano considerati coloro che escono dai licei scientifico e classico, ma si potrebbe scoprire.

Normalmente per lavorare in proprio non servono corsi, a meno che tu non voglia lavorare in un settore che richieda determinate specializzazioni. Per aprire un ristorante, ad esempio, non devi avere sostenuto dei corsi di cucina, ma se apri un ambulatorio di massaggi, sicuramente ti chiedono degli attestati (se non una laurea) che comprovano il tuo livello di specializzazione nella materia, a meno che tu non trovi qualcuno che “garantisca” per te e risponda davanti alla legge per eventuali danni che tu possa arrecare al prossimo.

Ratatouille ... il miglior cuoco di sempre. Ovviamente il Copyright é della Disney.















Ovviamente è diverso se vuoi andare a lavorare come cuoco in un ristorante ... chi ti contratta deve avere la certezza che sta assumendo una persona che sa il fatto suo, e quindi contratterà un “tecnico (o tecnologo) di cucina” ... meglio se con esperienza.

Poi ci sono anche i “casi” come quello che è capitato al sottoscritto. Quando mi hanno contrattato per il primo vero lavoro, nemmeno mi han chiesto la tarjeta profesional di Architetto, quando invece in altri posti oltre a quella han chiesto un fascio improponibile di documenti (fotocopia del visto, fotocopia della lettera del ministero che comprovava l’omologazione del titolo, fotocopia degli attestati dei corsi sostenuti, lettera di presentazione del datore di lavoro precedente, cv nelle lingue conosciute, ecc...).

 L'Architetto ... una professione, a dispetto di quanto si pensi, abbastanza complessa








Un anacronismo nei cantieri è che il “maestro de obra” può essere un semplice bachiller, però l’elettricista e l’idraulico ai suoi comandi devono essere tecnici ... mah? D’altra parte se un medico può essere gerente generale di un’impresa di costruzioni...

Astroboy: dov’è la lista dei lavori? E perchè gli architetti li consideri a parte per gli stipendi?

Ciao Paolo!
Sull’informe del Ministero avevano solo accennato alle prime dieci professioni più pagate in Colombia, però mi immagino che da qualche parte debba esistere, detta lista. Personalmente ho cercato sul sito del ministero, sul sito del DANE, e ho sbirciato nei siti delle università fra le “investigaciónes laborales de los recién egresados” ma la ricerca non mi ha portato a nulla.

Credo che qualcuno della Manpower, o di agenzie simili possa sapere qualcosa in piú sul tema, ma non conosco nessuno che ci lavori e quindi mi riuscirebbe difficile verificare...

Gli architetti sono a parte per tutta una serie di motivi.

Innanzitutto molte imprese richiedono gli architetti prima che essi abbiano terminato la carriera. Probabilmente per formarli ed indirizzarli in uno specifico settore ... qui quasi non esiste la figura dell’Architetto con la A maiuscola che fa tutto. Qui differenziano moltissimo ... esiste chi fa i preventivi (arquitecto de presupuestos), chi si occupa del commerciale (arquitecto vendedor), chi fa il capo cantiere (arquitecto residente), chi amministra (arquitecto administrador), chi progetta (arquitecto diseñador), chi supervisiona (arquitecto gerente), chi disegna (arquitecto dibujante), chi si occupa delle licenze (arquitecto de curadurìa), chi non fa niente e guadagna più di tutti (jefe de la empresa, e 98% dei casi non è architetto né ingegnere)... e via così.

Un progetto di Richard Rogers












Pensa che a me avevano appioppato un gerente, in un cantiere, che guadagnava quattro volte il mio onorario e non aveva studi specifici, ma aveva dieci anni di esperienza nella gestione di un ristorante... dal muratore fino all’impresa di fornitura macchinari da cucina, erano tutti disperati... ma in Colombia succede anche questo.

Comunque nella fascia dei “recien egresados”, agli Architetti pagano un “sueldo promedio” mensile di 1.200.000 pesos. Tranne il caso del commerciale che guadagna minimo + prestazioni + viatico + 0,5% di commissione sulle vendite, e tranne il caso del direttore di cantiere che normalmente deve avere un minimo di due anni di esperienza (e anche in questo caso richiedono esperienza specifica: acabados, obra negra, grandes superficies, ecc) e che riceve una media di 2.000.000 di pesos.

Ma tutto ciò è MOLTO relativo, perchè ho visto offerte di lavoro per architetti urbanisti con dieci anni di esperienza, per 2.500.000 di pesos ... DIECI anni di esperienza. Il problema è che c’è anche chi accetta quelle condizioni, e quindi il mercato del lavoro approfitta abbassando il salario medio.

Gli Architetti che lavorano in proprio normalmente basano il proprio onorario sul costo dei lavori, ed anche lì ci sono differenze. C’è chi si mette d’accordo col maestro, chi con i fornitori, chi con gli specialisti... ma in linea di massima un onorario medio viaggia sul 12% del costo di costruzione.

Astroboy: E come funzionano gli albi professionali in Colombia? E come mi iscrivo a un albo professionale?

Di nuovo ciao Paolo! Come sempre domande precise ... ho inserito anche queste due che mi avevi fatto via Facebook, perchè è un bene sviscerare anche detti argomenti. =) Ti commento che sto parlando con un medico e parlerò con un avvocato in questi giorni, per capire se il loro albo professionale funziona come quello degli architetti. Poi ti/vi farò sapere con un articolo apposito sugli albi professionali e su come ci si iscrive da stranieri.

Uno degli albi che non funziona in Colombia: quello degli Architetti...



Intanto ho giá pronto un articolo su come ci si sposa in Colombia ... i documenti ... i costi ... perché ho visto che molta gente si sposa con delle Colombiane, ma a molti non é chiaro l'iter da seguire e se ci voglia o meno un visto per farlo. No, non ci vuole nessun visto per sposarsi. E si ... c'é un iter da seguire anche una volta terminato il matrimonio affinché venga riconosciuto legale per l'Italia. A presto ... =D

lunedì 15 agosto 2011

Le scuole in Colombia ... e gli stipendi.

E dopo il costo della vita a Bogotà, posso parlarvi anche degli stipendi e di com’è organizzata l’istruzione qui. Vi devo parlare della scuola anche come doverosa premessa per arrivare a definire gli stipendi, perché ci sono un paio di differenze fondamentali con la nostra istruzione.

Ogni anno, qui in città, esce una classifica dei migliori collegi... ora non vi so dire precisamente in base a che cosa venga stilata questa lista, ma cercherò dati in merito, anche se una cosa è certa: non necessariamente i migliori sono i più costosi. Normalmente la classificazione avviene in base ai risultati ICFES (che altro non sono che il nostro esame di maturità), ma so per certo che ne esiste un'altra che identifica le infrastrutture della scuola e la qualitá della vita dello studente... cosa che del resto dice anche la rivista DINERO.

Centro d'arte del "Colegio Los Nogales" di Bogotá.










Leggendo il blog sapete che Bogotà è organizzata per estratti, che è abitata da persone provenienti da tutte le zone della Colombia e dall’esteriore, e questo si traduce in una varietà di possibilità e probabilità. Le scuole non sono da meno, perché ci sono collegi per tutti i gusti, per tutte le tasche, retti da militari, da privati, da religiosi, da associazioni, bilingue, trilingue, a orario continuato, di giorno, di sera, maschili, femminili, misti, con piscine, campi sportivi, orti, ...

Sempre che i genitori non decidano di far cambiare scuola ai figli, qui i collegi ricevono i bambini dall’età di tre anni fino ai 17. I primi tre anni sono chiamati “prescolár”, poi ci sono cinque anni di “primaria”, e sei anni di bachillerato che si divide in 4 anni di educación media e 2 anni di educación media vocacional. La scuola è organizzata in trimestri, ed inizia a fine gennaio con una tranche di vacanze da metà giugno a metà luglio, continuando fino alle vacanze lunghe di cambio anno che sono a fine novembre. Una cosa che ho trovato interessante è che in molte scuole dividono i corsi in sezioni A, B, C, ecc, e che alla fine dell’anno gli studenti vengono mescolati fra le varie sezioni, di modo che tutti si conoscano e che possano socializzare fra di loro.

Uno dei collegi che attua la politica della socializzazione, l'Alvernia di Bogotá.










Ad ogni modo, arrivati ai 17 anni, gli studenti danno degli esami di qualificazione del bachillerato che a volte possono essere utilizzati dalle università come parziale test di ammissione. Ora non ricordo bene, ma credo che funzionino come un 20% dell’ammissione.

Una volta ottenuto il bachillerato, si può continuare gli studi per circa due anni e “specializzarsi” in una carriera tecnica, e quindi essere chiamati “técnicos”, o per circa tre anni e ottenere la carriera tecnica con basi di tipo anche amministrativo e quindi essere chiamati “tecnologos”, oppure si può prendere la carriera universitaria che dura cinque anni e laurearsi (sono i “graduados”).

Dopo la carriera universitaria si può proseguire con quelli che vengono chiamati “postgrados”. Si va dalla semplice specializzazione di un anno, al master di due anni (qui si chiamano “maestria” e permettono il titolo di “magister en” quello che è), al dottorato di quattro anni (si chiama “doctorado” e permette il titolo di “doctor en” quello che è). Tutte le specializzazioni di postgrado hanno un costo approssimativo di 5 milioni di pesos per semestre (2.000€), ma il prezzo è molto indicativo, in quanto dipende fortemente dall’università che offre dette specializzazioni.

Una delle strutture della UNAL. Opera dell'architetto Rogelio Salmona ... é l'edificio dove per due mesi ho seguito un corso di spagnolo per affinare l'idioma.






Non è chiaro l’iter maestria-dottorato ... fino a un anno fa, quando stavo verificando la possibilità di conseguire una maestria o un dottorato in architettura per puro sfizio, in alcune università (come ad esempio la Universidad Nacional de Colombia) uno dei requisiti per poter accedere a un dottorato era di aver conseguito una maestria, mentre in altre università era richiesta solo la laurea.

Una cosa è certa, invece ... per insegnare all’università, è necessario o un corso di specializzazione in pedagogia (un anno), o una maestria (due anni). La cosa interessante è che la maggior parte delle università vi può accettare per curriculum, richiedervi la maestria, e pagarvene il 60% come borsa di studio (qui si chiama “beca”).

Ora che avete le basi per comprendere la differenza fra técnico, tecnologo, graduado, magister e doctorado, vi racconto che qualche settimana fa il Ministerio de Educación ha pubblicato i dati di uno studio del Observatorio Laboral para la Educación relativamente alle condizioni di lavoro dei lavoratori colombiani secondo il loro grado di specializzazione.

Ricordate che vi ho parlato dello stipendio minimo fissato per legge (qui)? Bene, tenendo in conto quello come riferimento, lo studio del ministero ci rivela che i neo laureati ricevono uno stipendio medio di 1.783.049 pesos. Da questa media sono escluse le categorie di “recién egresados” meglio pagati di Colombia (ingenieros de petróleos, geólogos, ingenieros de minas, médicos, ingenieros metalúrgicos, ingenieros administrativos, abogados, bibliotecólogos, odontólogos, ingenieros mecánicos) che ricevono intorno ai 3.139.846 pesos.

 Il Minstero dell'educazione colombiano.







Senza scomodare quelli che sono i dieci lavori meglio pagati di Colombia, un tecnico guadagna meno di un milione di pesos, un tecnologo circa 150.000 pesos in più (1.057.062 in media), un universitario che inizia a lavorare nell’ultimo anno della carriera universitaria guadagna 400.000 pesos in più (1.441.180 in media). Già con un master il balzo in avanti è notevole: mediamente pagano 3.396.815 di pesos, mentre con un dottorato si parla di 5.249.673 di pesos d’entrata (il peso colombiano oggi é a circa 2.557 per euro, fluttuando meno, fluttuando piú).

C’è da dire che le percentuali di studenti che conseguono una specializzazione, qui in Colombia, sono molto basse e quindi influiscono di molto sugli stipendi. Ora non trovo il dato statistico, però ricordo a grandi linee che le persone in possesso di un dottorato erano meno dell’1%, e quelle con maestria erano intorno al 3%... percentuali che influiscono, ovviamente, anche sulle possibilità di trovare lavoro. Il 77,4% dei laureati trova lavoro. Percentuale che sale al 92,1% per i magister, e al 94,2% per i doctores.

Quello che vedo, avendo sotto gli occhi la situazione di persone conoscenti, è che lo studio è abbastanza reale ... ma parallelamente ci sono categorie che non hanno niente a che vedere con la classifica (es. gli architetti), e ci sono categorie che arrivando al dottorato se ne fregano di lavorare per qualcuno e si mettono direttamente in proprio (es. gli avvocati). Un'altra cosa che si deve tenere in conto é che la maggior parte dei tecnici sono specializzati per poi poter mettere su la propria impresa privata e trovare lavori da elettricisti, idraulici, falegnami, ecc. Lavori che ovviamente non pagano meno di un milione di pesos ... e se posso permettermi senza voler offendere nessuno ... la specializzazione di buona parte di questi tecnici non é nemmeno lontanamente paragonabile al grado di bravura dei nostri artigiani nostrani.

Avendo lavorato parecchio in cantiere nei due stati, posso dire ... non tutti ... ma buona parte. =D