domenica 5 febbraio 2012

Tipi di visto in Colombia: problemi con il TT


In questi giorni ero in contatto con la redazione di "Voglio vivere così" (grazie Geraldine ed Alessandro) che mi ha intervistato relativamente al blog, alla Colombia, a Bogotà ... alla domanda di parlare di alcuni dei passi burocratici da compiere per vivere in Colombia, dicevo che quello che mi lascia basito di questa terra è che tratta gli stranieri con il bastone e la carota. Correggo ... sono gli enti preposti alla burocrazia dei visti che trattano lo straniero con il bastone ... mentre Colombia, una volta ottenuto il visto, ha una burocrazia che definirei "agile". Almeno a Bogotà ... che altrimenti mi bacchettate. =)


Quest'affermazione arriva precisa precisa con la risposta di alcuni amici che hanno cercato di ottenere un visto per vivere qui. Un visto TT (Temporal Trabajador) che nonostante fosse con i documenti perfettamente in regola (ce n'erano addirittura di più di quelli richiesti), è stato negato. La scusa che hanno additato è stata che c'è stato un abuso di visti TT negli ultimi tempi, e che hanno avuto l'ordine di essere severi. Quindi hanno rifiutato la lettera del commercialista, con essa respingendo quindi la dichiarazione dei redditi, i dati della camera di commercio, e compagnia bella.

Questo apre uno scenario abbastanza problematico, per come la vedo. Innanzitutto ... perchè allora non togliere dal sito del Ministero il visto TT? Non si son fatti problemi a cambiare tipi di visto e modalità, un anno fa. Quindi come si può leggere questo "categorico rifiuto" delle istituzioni nel concedere un'entrata in Colombia tramite una regolare legge che ancora non è stata cambiata o corretta da un decreto successivo?

Ma ... quindi la Colombia d'ora in avanti accetterà solo persone benestanti che si possono permettere di aprire una società dichiarando un attivo di 56.670.000 di pesos, con tanto di certificato del Banco della Repubblica che afferma che i soldi sono davvero entrati in Colombia? O solo persone che hanno 75.000€ per comprare un immobile e ricevere un visto come investitori? Oppure ... solo chi si sposa con un colombiano/a? O ci convive per due anni ... e se non mi permettono di stare in Colombia per più di sei mesi, come dimostro che ho convissuto per due anni? Lo posso fare solo con qualcuno che vive all'estero ... e anche li, chi lo dimostra? Una dichiarazione giurata presso un notaio? In paesi che nemmno riconoscono l'unione di fatto??


Non so ... quest'improvvisa "chiusura burocratica" della Colombia mi fa riflettere non poco. Speriamo che si faccia luce al più presto, o che almeno mettano delle norme chiare e limpide, con dei sistemi di controllo che permettano a chi davvero ha le carte in regola per restare in Colombia, di farlo senza i paletti degli "abusi" degli altri.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, questo è un gran bel argomento di interesse generale. In effetti da un pò di tempo si ha come l'impressione che anche in Colombia si stiano elevando le barriere. Secondo me le cause sono la crisi profonda dell'eurozona e dintorni e la stabilità economica della Colombia che macinando da anni tassi di crescita interessanti è sempre più nel mirino degli investitori internazionali... e di chi scampa con un soldo da parte sperando di trovare fortuna in un territorio più dinamico. Oppure 'scampa' e basta. Sono certo che in Colombia stiano registrando un considerevole aumento delle richieste di visto per l'ingresso. L'Italia è al secondo posto in EU come numero di gente che taglia l'angolo, primo il Portogallo. Ma chissà mai dove andranno i portoghesi? ;-)) Tornando agli italiani: Colombia è una delle mete possibili, per il relativamente basso costo della vita e perchè è sempre stata 'di bocca buona' con chi entra, almeno fino a ieri. Ora, siccome una politica di immigrazione sbagliata può costare punti di PIB non è strano che anche questo paese stia rivedendo i suoi criteri di accettazione, PURTROPPO. La chiamano immigrazione selettiva. Es: gli inglesi hanno una migrazione da parte delle loro ex colonie. E' una migrazione di 'peso', gente che spesso ha un buon grado di istruzione e magari anche un soldo da parte. In Italia, a parte qualche argentino oriundo, abbiamo immigrazione di gente proveniente dall'Africa, quindi necessitata. Questo, detto in termini crudi di 'realpolitik', si traduce in termini di PIL. Aspettarsi che un paese del terzo mondo non sapesse farsi i conti in tasca e decidere per il proprio tornaconto è probabilmente una nostra ingenuità. I colombiani i conti li sanno fare benissimo. Mi viene da dire che il nostro paese, seppur in forte disgrazia, si dimostra migliore anche in questa circostanza, come sempre se facciamo mente locale sul tipo di welfare che abbiamo (sperando che duri) e sul fatto che siano pochi i paesi al mondo che ne adottano uno simile (diciamo Europa e un pò... Cuba?). Per farla breve: più di dieci anni fa il costo della vita nel caribe colombiano era bassissimo. Adesso costa un pò meno dell'Italia, con una qualità peggiore. Anni fa una casa nel caribe la compravi con 15.000 euro. Ora costa il triplo. Tutto cambia, nulla resta uguale e le opportunità di ieri si riducono. Tra 10 anni o più la Colombia avrà un tenore di vita verosimile al nostro, la vita costerà di più e la possibilità di restarci sarà verosimile a quella attuale dell'Australia. Un pò come sta succedendo in Brasile, o forse è proprio la stessa cosa. Purtroppo.

Anonimo ha detto...

La prima volta che si richiede il visto bisogna chiederlo sempre allae sede consolare in Italia. Tutte le info dirette al link: http://www.cancilleria.gov.co/services/colombia/visas/temporary/worker

Alessandro Nicola ha detto...

Salve a tutti.
Sono nuovo in questo blog, e mi permetto di sottoporvi una domanda.
è qualche mese che valuto l'opzione di trasferirmi in Colombia.
Viste le nuove limitazioni di cui parlate nel post(capitale di 75000 euro che non ho o società in attivo), mi chiedevo se il visto mi spetta di diritto se sono sposato con una cittadina Colombiana da quasi 3 anni.
Grazie...

Anonimo ha detto...

Alessandro, hai diritto al visto temporale per coniuge. Alla data di scadenza richiederai il visto permanente. Per info chiama il consolato colombiano in Italia più vicino. Quando vai per il visto deve accompagnarti tua moglie. Consulado de Colombia en Milán Dirección Foro Bonaparte N. 12 – 20121 Milán Horarios de atención De lunes a viernes de 9.00 am a 1.00 pm Tel. 02 72003872 - 02 8051765 - 02 86912133 Atención telefónica 3:00 pm a 5:00 pm Fax. 02 801189 http://www.cancilleria.gov.co/services/colombia/visas/temporary

Alessandro Nicola ha detto...

Grazie..

Terre Rosse ha detto...

@Anonimo I: effettivamente la questione PIL e la Colombia che si sa fare bene i conti in tasca, regge. :) Quello che in un qualche modo mi dà fastidio, è solo che, per mantenere in costante crescita il PIL, sarebbe sufficiente mettere delle regole chiare, limpide, nette sulle condizioni di entrata nel paese. Chiaramente sappiamo tutti che "fatta la legge, trovato l'inganno" ... solo non accetto che per gli abusi di altri, chi davvero può fare la differenza resta fuori. :)

Terre Rosse ha detto...

@Anonimo II: si, si sa che il visto TT si deve fare per la prima volta in un consolato colombiano. Ma non è necessario che sia in Italia, il consolato. :)

Terre Rosse ha detto...

@Alessandro Nicola: benvenuto! Anonimo III (grazie per la precisazione! ;) ) ha ragione. Nel caso di essere sposati regolarmente con colombiano/a, non hai necessità di altri visti al di fuori del visto temporale per coniuge. Recuperi tutte le carte necessarie, vai al consolato di Milano o di Roma con la consorte e richiedi il visto. :)

Terre Rosse ha detto...

@Alessandro Nicola: dimenticavo. Non è che ti spetta "di diritto": devi provare l'unione matrimoniale con documenti "di fatto" davanti alle autorità preposte ... in questo caso il consolato colombiano di Milano o di Roma.

Alessandro Nicola ha detto...

Sì sì, ma con i documenti in regola è un mio diritto avere il visto, mentre uno "normale" verrebbe concesso..almeno credo..

Anonimo ha detto...

Giovanni, ho detto consolato in Italia perchè siamo italiani. o no? ;-))) Circa il discorso delle regole di ingresso mi pare che siano già scritte in chiaro. Solo che come tutti i paesi 'si riservano il diritto' di concederti il visto o meno. Te ne dico una recente, mia cognata e suo marito volevano girare l'Italia: Roma, Venezia, Milano. Ho fatto per loro l'invito turistico. Mia cognata l'ha presentato a Bogotà e lo hanno respinto. Incensurati, suo marito lavora per il governo e probabilmente sta meglio di tutti noi. Economicamente autonomo. L'ambasciata italiana si è 'riservata il diritto' di negare loro il visto turistico. Spiegazioni: zero. Mia cognata ci ha rimesso due biglietti aerei per Bogotà (tu sai cosa costano) e io una 60 di euro tra bolli e DHL. Ho scritto all'ambasciata di Bogotà e ad oggi mi hanno ignorato. Non esisto. Ne ho dedotto che è una gara a due fra chi è più stro**o. Una epica battaglia tra due diplomazie stile ottocentesco. Ciao.

Anonimo ha detto...

Stavo facendo giusto poc'anzi un confronto a mente sulle politiche migratorie di Italia e Colombia. Mia moglie, colombiana, ha inizialmente dovuto fare la trafila scocciante del permesso di soggiorno, poi mentre attendeva i 3 anni della cittadinanza l'ha dovuto rinnovare una volta e successivamente ha chiesto e ottenuto il permesso di soggiorno permanente. Successivamente gli è arrivata la cittadinanza. Non voglio neanche tanto sottolineare che con la cittadinanza italiana mia moglie ha ottenuto un passaporto che le ha letteralmente aperto il mondo (con quello colombiano non vai quasi da nessuna parte) e una tessera sanitaria per la cura obbligatoria GRATUITA. Così come i corsi di lingua italiana per stranieri, che mia moglie ha frequentato, era gratuito. Tutti i documenti ci sono stati consegnati e richiesti in loco, comune e prefettura provinciale, mentre in Colombia devi fare la spola nientemeno che alla capitale, con esose quanto inevitabili spese di aereo e pernottamento. Dovessi fare io la stessa cosa: devo trasferirmi a Bogotà il tempo necessario, pagare una pratica di visto coniugale, ottenere un visto temporaneo che però scade se permango fuori dalla Colombia per più di 6 mesi. Alla scadenza del visto devo chiedere quello definitivo, con ulteriore costoso trasferimento alla capitale e con, lasciatemelo dire, una minore certezza che questo mi venga 'concesso' perchè semplicemente un mio diritto. Fatto questo, sono passati più di 3 anni, ne devo aspettare minimo altri 2 se eventualmente volessi acquisire anche la cittadinanza. Perchè faccio questo commento? Perchè al modello colombiano, ossia ricchezza concentrata nelle mani di pochi, assistenza sanitaria non gratuita, istruzione scolastica non garantita a tutti, assistenza al malato non garantita per legge si contrappone quello italiano con maggiori diritti per tutti (scuola sanità pensione assistenza alle persone non autosufficenti e non ultimo una maggiore distribuzione del reddito e una maggiore equità sociale). Io sono sempre molto critico con il sistema italiano, ma per contro ricordo che il modello che deve prevalere per un mondo migliore è certamente il nostro. Vabbè... una filippica per chiarire che seppur critico sono sempre riconoscente al bel paese. Ciao a tutti.

Terre Rosse ha detto...

@Alessandro Nicola: no, purtroppo non è affatto un diritto. La cosa chiara nel sito del Ministero è che: "(loro) si riservano il diritto di concedere il visto". Ad ogni modo per i visti di matrimonio non li ho mai visti (perdona il gioco di parole) fare prolemi ... al contrario di quanto succede per altri tipi di visto.

Terre Rosse ha detto...

@Anonimo II: sisi ... è chiarissimo che siamo italiani ... per questo la maggior parte va a fare i visti a Panama! :P Hehe ... no, dai, a parte gli scherzi era solo per chiarire che non è un obbligo fare i visti direttamente in patria. Molti scelgono altre mete per poter avere un visto, anche se ultimamente sto scoprendo cose barbare. Ma tipo che ci sono consolati nei quali bisogna prendere appuntamento con almeno sei mesi di anticipo...........

...e purtroppo mi dispiace molto per la "str**zaggine" degli enti preposti, ma la condivido in pieno... anche a una carissima amica Bogotana è successa la stessa disavventura. E lavora in uno degli organismi governativi più in vista della Colombia... :|

Terre Rosse ha detto...

@Anonimo IV: buona filippica ... che poi è perfettamente condivisibile. Purtroppo la Colombia sta diventando sempre più "tourist friendly", ma deve ancora fare passi da gigante in altre direzioni. Come giustamente hai sottolineato tu: la ricchezza nelle mani di pochi e la grande disparità sociale.

La cosa che mi stupisce è che Colombia è uno Stato molto sociale sulla superficie....... ma solo sulla superficie.

Però fortunatamente ci sono anche "timidi" tentativi in tal senso. Ricordo che pochi mesi fa ha avuto una risonanza fortissima il discorso congiunto fra i Presidenti di Colombia e Brasile, nel quale si è sottolineata la volontà di promuovere forti riforme in Colombia per aumentare il numero di appartenenti alla "media borghesia". Che c'entra il Brasile, dirai? Beh, è stato il Brasile a bacchettare Colombia dicendo che non basta aprire un trattato di libero commercio... se poi non si hanno le persone che si possono permettere di comprare i beni di consumo importati. :)

st57_it ha detto...

chiedevo un'informazione sono due anni che convivo con una colombiana anche se non siamo sposati (cosa comprovata da mio stato di famiglia) può essere ritenuto valido questo tempo per la richiesta del TT?

Ery ha detto...

Ciao a tutti, che bello aver trovato questo blog!!
Voi ne sapete sicuramente più di me e vorrei chiedervi un piccolo aiuto..
Ecco la mia situazione: Il mio fidanzato è stato trasferito a Bogotà (a tempo determinato) per lavoro quindi con visto apposito.
Io a settembre lo voglio raggiungere e stabilirmi li con lui, anche per farmi un'esperienza personale all'estero.
Come mi dovrei muovere? Grazie mille a tutti davvero.. Erika

Ery ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Terre Rosse ha detto...

Ciao st57_it

Il visto TT é relativo alla condizione di lavoratore temporaneo (attualmente viene definito come visto "TP4"), che non ha nulla a che vedere con la condizione di "conyuge o compañero permanente de nacional colombiano" (ora visto "TP10").

La legge colombiana definisce i parametri di "compañero permanente" nella Ley 54 de 1990 (poi aggiornata dalla Ley 979 de 2005) e dice che si é compañeros permanentes: "cuando exista una unión marital de hecho por un lapso no inferior a dos años e impedimento legal para contraer matrimonio por parte de uno o de ambos compañeros permanentes, siempre y cuando la sociedad o sociedades conyugales anteriores hayan sido disueltas y liquidadas por lo menos un año antes de la fecha en que se inicio la unión marital de hecho".

Il Ministero rincara la dose dicendo che bisogna essere "compañeros permanentes" in quegli stati che la riconoscono l'unione di fatto ... quindi se siete stati in Italia in questi due anni, puó anche darsi che vi facciano dei problemi.

Certo é che la maggior parte della gente che conosco e che ha richiesto il visto TP10 non rientrava nei parametri dei due anni di convivenza ... ma ha avuto lo stesso il visto, quindi diciamo che la concessione del visto va anche un po' a buon senso.

Un saluto
Giovanni

Terre Rosse ha detto...

Ciao Erika
Fa piacere che il blog sia di tuo gusto!

Non essendo sposati e non avendo l'Italia riconosciuto la coppia di fatto a tutti gli effetti, l'unica maniera che hai per riunirti con la tua metá é attraverso il semplice visto turistico (timbrino all'aeroporto) che vale 90 giorni rinnovabile per altrettanti 90.

Comunque ti consiglio di leggere la pagina del Ministero al http://www.cancilleria.gov.co/tramites_servicios/visas/clases per vedere se per caso rientri nelle casistiche del TP11. In caso controlla anche il visto per studio (TP3). Eventualmente se il tuo ragazzo ti puó aiutare a strappare un contratto di lavoro a tempo determinato da qualche parte, a questo punto considera il visto per lavoro (TP4).

Un saluto!
Giovanni

Ery ha detto...

Ciao Giovanni,
Grazie mille davvero per la risposta e i consigli.. andrò a leggere bene il link e... Continuerò a sbirciare qui per avere più informazioni possibili :))

Saluti e buona notte! Erika