mercoledì 4 aprile 2012

Scuole ed università a Bogotà: costi, organizzazione, qualità

Parte I

Prima di iniziare a parlare delle scuole, alcune precisazioni:

Sarò in Italia per tutto aprile ... per lavoro ... per qualsiasi cosa, se non mi tenete al telefono otto ore ed avete piacere di parlarmi, scrivetemi una mail e vediamo se riusciamo a organizzarci.

Domuslam e il blog sono due cose distinte. Per favore non scrivete a Domus Latinoamèrica chiedendo informazioni sul blog e sulla Colombia, a meno che non sia per lavoro, grazie.

Il blog cambia. Ho comprato dominio e piattaforma per renderlo più accattivante e più ordinato nei contenuti. Probabilmente ci sarà anche un forum. Mi suggerite, per favore, cosa vorreste trovare nel nuovo blog (a parte una migliore formattazione che purtroppo dipende da blogspot :| )?

Tutto ciò che tratta qualità e costi delle università sarà nella seconda parte dell’articolo.

Siete tantissimi ... ma proprio un sacco, che mi dite: si, che bello ciò che ci dici sul Vivere in Colombia, però ciccio ... alcuni di noi hanno figli, e devono mandarli a scuola, e quanto costa la scuola, e come è organizzata l’istruzione ... e soprattutto ... la qualità dell’istruzione?? Buonissime domande! Iniziamo col dire che avevo già prodotto delle informazioni in uno degli articoli del blog con una breve descrizione di come è organizzata l’istruzione, ma è meglio farne un riassunto.



Sezione Nursery o Guarderìa: ovvero l’asilo nido. Spesso vi ricevono i figli dall’età di sei mesi fino ai tre anni, ma non è insolito che ci siano bambini più piccoli.

Sezione Preescolar: è come il nostro asilo. Fino ai sei anni. Di norma la pre-escolar si divide in tre sottosezioni. Jardìn (dai tre anni), Kinder (dai quattro anni) e Transiciòn (dai cinque anni).

Molte scuole hanno queste sezioni, altre non ce l’hanno, altre ancora sono specializzate solo per tenere i bambini di queste fasce di età. In linea di massima sono le scuole più costose, perchè chiaramente c’è bisogno di personale specializzato. Considerando che i colombiani amano moltissimo i bambini, direi che i vostri figli sarebbero in buone mani. :)

Segue la famosa scuola dell’obbligo (dai sei anni fino ai diciassette anni); nel 90% dei casi i collegi ricevono i vostri figli dall’età dei tre anni e li portano fino all’esame ICFES (che cambierà nome in "Saber") ... sempre che voi non vogliate cambiarli di collegio per innumerevoli motivi. Una cosa importante da sapere è che qui, in realtà, l'obbligo parte da Kinder, perchè si cerca di dare ai bambini una base per poter socializzare senza problemi con gli altri. Comunque:

Cosa si può e cosa non si può portare in classe durante l'Icfes.















Sezione primaria: le elementari. Sono cinque anni, fino agli undici ... esattamente come in Italia.

Sezione Bachillerato: medie e primi anni delle superiori insieme. Sono sei anni, fino ai diciassette. Come avrete già avuto occasione di notare, sono due anni in meno rispetto all’Italia.

Dopo questa sezione c’è l’esame ICFES (praticamente la matura, wikiqui ne saprete di più) che serve anche per definire la classifica dei migliori collegi (che sempre trovate qui). Il presidente Santos ha parlato di aumentare di un anno la sezione Bachillerato per essere in linea con le scuole USA ... e anche perchè pensa che pedagogicamente e socialmente, diciassette anni siano troppo pochi per finire nel mondo del lavoro o per decidere del proprio futuro professionale. Molti amici colombiani pensano che abbia ragione e che si debba davvero provvedere in tal senso. :) Tralasciando le polemiche di cui sono oggetto, gli ICFES sono molto importanti ... prima di tutto perchè la maggior parte delle università li richiede per l’iscrizione, poi perchè ci sono università che li valutano come un 20/25% del test di ingresso (si, alcune lo hanno), ed infine perchè esistono carriere che vengono automaticamente precluse con un punteggio ICFES basso.

Il SENA ... esiste a livello nazionale.
















Qui termina la scuola dell’obbligo. Dopodichè ci sono:

Corsi di specializzazione di due anni. Si riceve il titolo di “tècnico en”. Normalmente son corsi del SENA e di alcune università ... è come dire che è la carriera tecnica. Dove praticamente si impara un mestiere.

Corsi di specializzazione di un anno. Dopo i due anni tecnici ... si diventa “tecnòlogo en”. Sempre al SENA, ma ci sono anche alcune università che li fanno. Molti mi dicono che in pratica si è tecnici ma con anche una specializzazione di tipo amministrativo ... io non ho mai fatto detti corsi, quindi vi riporto le parole di chi me ne ha parlato. Equiparando potremmo dire che è come una “laurea breve”, ma in realtà non ha nulla a che vedere.

Lauree. Sono cinque anni. Non si ha bisogno dei titoli di tecnico o tecnologo per entrare all’università ... serve l'esame ICFES... si esce come “graduado en”.

Licenciaturas. Dopo l’uni si può fare un anno di specializzazione (normalmente di tipo pedagogico) e ci si può fregiare del titolo “licenciado en”.

Masters o maestrìas. Son due anni di super specializzazione in un settore che potete scegliere. Quasi tutte le maestrie hanno delle “barriere ovvie”. Se siete di un settore che non ha niente a che vedere con il settore che sviluppa la maestria, non potete farla. Semplice. Uscite come “magister en”.

Doctorados. Son tre anni. Molte università vi richiedono la maestrìa per potervi accedere. Ovviamente uscite che siete “doctor en”.

Per insegnare in un collegio basta essere “tècnicos en”, però la maggior parte dei collegi non accetta meno di “licenciado en”. Per insegnare all’università si deve essere “magister en”, però molte università non vi prendono in considerazione se non siete almeno “doctor en”. Se poi avete un Ph-D vi spalancano le porte moltissime imprese, non solo le Università.

Due piccole postille:
1. Più alto è il vostro grado di istruzione, più alta è l’esperienza accumulata, più alti sono gli stipendi.
2. Insegnare (spesso) non dà da mangiare. Purtroppo gli stipendi degli insegnanti non sono commisurati alla loro preparazione / dedizione. Ma a quanto ne so, neppure in Italia.

Saber Pro mi ricorda tanto ... il Totip? Possibile?
















E questo è quanto.

Dal 2009 (ma si parlava del fatto che dovrebbe diventare una prova definitiva nel novembre del 2012) gli studenti delle università e dei corsi di specializzazione fanno una specie di "esame di stato" che si chiama Saber Pro (ex ECAES). Non mi è chiaro se è una prova per testare e designare la qualità dell'insegnamento superiore, o se è una vera e propria abilitazione alla carriera lavorativa dei professionisti... se qualcuno di voi ne sa, parliamone. :)

Per quanto riguarda i “tramites” che dovete fare per farvi riconoscere il titolo (o i titoli) in Colombia, basta andare sul sito del Ministerio de Educaciòn Nacional e leggere quali documenti dovete produrre. Non avete bisogno di un visto, per farvi “omologare” il titolo di studio ... dovete solo armarvi di pazienza per collezionare tutto quello che vi richiedono. La maggior parte delle cose si trova a casa vostra, non dovete stare in Colombia per produrre detti documenti.

Oltretutto il sito è anche interessante se volete cimentarvi con una carriera di insegnamento ... ci son parecchie cose interessanti, in merito.......... ma passiamo ai benedetti costi!!!! :)

Qui in Colombia, per i collegi che sono sezione A (ovvero anno scolastico da febbraio a novembre) si paga un’iscrizione (matrìcula) in dicembre ... questa include costi assicurativi, costi amministrativi, costi vari e bazze varie. Per bazze varie intendo gli “ùtiles”. Ovvero quell’accozzaglia di oggetti che sono parte integrante del corredo scolastico, che è un obbligo comprarli dal collegio, ed a conti fatti se comprati singolarmente in una cartolibreria vi sarebbero anche costati meno... però sono inclusi nella matricola. Ed alcune volte ci sono collegi che, guarda caso, se ne perdono la metà e vi consegnano solo l’agenda. Come dire che: “útil si, para los colegios”.

Io ricordo che uno dei momenti più belli della mia vita da bambino era quando andavo con i miei genitori a scegliere il diario di scuola (ma chi si ricorda il diario del Corriere dei Ragazzi? O quelli di Jacovitti?) ... qui ti tolgono pure questa soddisfazione. :| Diari che fra le altre cose, dalle superiori cominciavano ad avere di tutto di più, fuorchè i compiti di scuola ... ma vi ricordate lo zainetto pieno di scritte fatte con l’Uni-posca? Io ne avevo uno dove c’avevo disegnato un Lupo Alberto gigante e che ... ok, ok, mi sto perdendo di nuovo ... basta amarcord!!!! :)

...beh nel '75-'76 ero ancora un po' piccolo per capire cosa fosse un diario scolastico...


















Dopo la matrìcula si pagano le mensualità da febbraio a novembre (sempre per i "sezione A"), insieme al refettorio (lonchera y almuerzo) e al trasporto (nel caso ve ne sia la necessità). I collegi che iniziano in febbraio hanno un “primer corte” di vacanze da metà giugno a metà luglio, ma in questo caso la mensualità di questi due mesi si paga interamente. Oltre a tutto questo c’è da considerare che ci sono libri, quaderni, suppellettili scolastiche e uniformi. Eh, si, perchè ogni collegio ha la sua uniforme per tutti i gusti ... dalla testa ai piedi e per qualsiasi tipo di attività, sia essa di gioco, di studio o per le grandi occasioni.

Due cose che mi sto dimenticando ma che son molto importanti:

1. Alcuni collegi hanno una vasta biblioteca e gli studenti non devono comprare i libri, ma in una maniera più semplice usano quelli che la scuola mette loro in dotazione ... e allo stesso tempo imparano il rispetto che ci vuole per le cose altrui. :D

2. le iscrizioni, mensualità, refettorio, trasporti, insomma tutti i costi di una scuola, vanno di pari passo con l’aumento del costo della vita. Ogni anno c’è un piccolo aumento percentuale legato alle disposizioni di legge in materia di salari minimi.

Come sempre, considerate che i costi di riferimento che vi dò sono da prendere come media. Ci sono collegi con infrastrutture galattiche, nei quali vanno i figli della Bogotà bene, con la (teorica) eccellenza degli studi, dei quali non vi dò nessun tipo di riferimento... tanto sono costi che potete verificare semplicemente inviando una mail o chiamando detti collegi di Bogotà (Los Nogales, Leonardo da Vinci, eccetera).

Un Collegio come l’Alvernia, che occupa un posto abbastanza alto negli ICFES, dotato di buone infrastrutture e di una buona educazione di base, costa:
- Matrìcula : 700.000 pesos
- Mès : 350.000 pesos
- Alimentaciòn : 350.000 pesos
- Transporte: 250.000 pesos (nella zona più lontana dal collegio)
- Libri : 400.000 pesos
- Cuadernos y varias : 300.000 pesos
- Uniformes : 600.000 pesos

Un collegio come il Rosario, che occupa un posto di poco sotto all’Alvernia, dotato di discrete infrastrutture ed una buona educazione di base, costa:
- Matrìcula : 600.000 pesos
- Mès : 250.000 pesos
- Alimentaciòn : 180.000 pesos
- Transporte: 180.000 pesos (nella zona più lontana dal collegio)
- Libri : 0 pesos (in biblioteca)
- Cuadernos y varias : 300.000 pesos
- Uniformes : 600.000 pesos

E questa è una media. Ma non vi spaventate. Se fate riferimento all’ICFES e se avete cercato bene in internet, vi sarete resi conto che ... non è detto che i migliori collegi di Bogotà siano nel nord della città, e siano tutti per persone dalle ampie tasche.


Provate un po’ a leggervi questo articolo tratto dalla rivista Dinero su un piccolo collegio della zona sud e per persone di basso livello socio-economico. :) E per darvi un altro link interessante, molte notizie sulla vita da collegio a Bogotà le trovate qui.

Parlando di qualità dell’insegnamento ... il tema è alquanto delicato e sentito. Se cercate su Google Colombia troverete parecchi link su articoli scritti da rettori delle università, giornalisti, studenti ... anche uno studio del Banco Mondiale. Io ho trovato tutto questo materiale MOLTO interessante, dateci una letta, soprattutto ai primi due link, poi ne possiamo pure parlare davanti a un caffè. :)

Articolo (in pdf) del Banco Mondiale
Uno studio interessante della Universidad Nacional de Colombia
Articolo del Rettore della “Universidad de Antioquia” sul giornale El Colombiano
Articolo del “Diario del Huila”
Articolo de “El Espectador”
Opinione del Ex rettore della “Universidad Distrital” - articolo di Portafolio, che come sapete è un giornale di finanza

Per quanto mi riguarda, la qualità dei programmi la trovo peggiore rispetto a quando studiavo... ma c’è da dire che son passati tot anni. E d’altra parte, solo dieci anni dopo essere entrato come studente allo IUAV, trovandomi dall’altra parte della cattedra a valutare i nuovi Architetti, mi lamentavo di come era scaduta la qualità dell’educazione (con tutto il rispetto per qualche ex-studente che magari si sta leggendo quest'articolo). Ma poi è tutto relativo ... conosco liberi professionisti colombiani che hanno preparazioni eccellenti ... e non hanno di certo studiato all’estero. Certo tutti loro concordano nel dire che la preparazione delle nuove leve è piuttosto scadente... ma non sarà che ciascuno di noi soffre di un complesso di superiorità rispetto ai novellini? C’è da considerare che si devono anche fare le ossa ... mah? A voi la sentenza. :)

Fra qualche giorno ... la seconda parte dell’articolo dove si parlerà di qualità e di costi delle università e dei corsi che potete fare qui in Colombia. Grazie... e buona primavera a tutti!! :D

Si ringraziano: D. Zambrano, Y. Galindo per alcuni dati interessanti sull'istruzione e sui costi.

6 commenti:

umberto ha detto...

Grazie Giovanni,come sempre chiaro e dettagliato,ho letto anche l'articolo sul costo della vita a bogotà trovo tutto molto interessante,ad esempio l'importanza di conoscienze per trovare lavoro,per quanto riguarda le lauree,sono riconosciute valide anche fuori dai confini della colombia? usa,europa? ciao e grazie tantissimo

Terre Rosse ha detto...

Ciao Umberto, ti ringrazio. Per quanto riguarda il riconoscimento delle lauree, ti mando un link che troverai interessante:

http://www.eltiempo.com/vida-de-hoy/educacion/paises-que-reconocen-titulos-profesionales-colombianos_11606662-4

In pratica l'Italia è fra quei paesi che riconoscono i titoli colombiani. Di contro ti posso dire che ho alcune amicizie in Italia, di colombiani che si sono visti rifiutare il riconoscimento del titolo... in alcuni casi sono state loro richieste pagine e pagine di traduzione di TUTTA la documentazione relativa alla carriera universitaria. Richiesta che di per sè ritengo assurda, visto che al sottoscritto non l'hanno pretesa (nè imposta) quando ho dovuto far riconoscere il mio, di titoli, qui in Colombia.

Perciò, purtroppo, sono in alto mare per poterti dire con assoluta certezza se i titoli colombiani possono essere riconosciuti in Italia.

Enrico ha detto...

Il "grado" colombiano, cosi' come una volta la laurea italiana, viene riconosciuta internazionalmente con Bachelor degree = laurea triennale nostrana. Nonostante siano piu' anni. Ipoteticamente, una "maestria" (laurea specialistica o maestrale, MSc in generale) colombiana dovrebbe essere pure riconosciuta a livello internazionale, ma questo non e' affatto detto...
Pero' in generale si'. Il problema e' fare in modo che le materie toccate dalla laurea colombiana siano simili o "traducibili" in quella del paese che deve approvarla.
Per quanto riguarda il dottorato colombiano (Ph.D. all'estero), eh, questo non lo so. Pero' posso dirti che venire a fare un posdoc in europa o USA dopo un dottorato colombiano lo vedo durissimo! (puo' essere duro anche per un dottorato Italiano, dopo tutto).

Anonimo ha detto...

Se io faccio il primo liceo in italia e mi trasferisco in colombia (lo spagnolo lo parlo bene quanto l'italiano) mi arretrano di qualche anno???

Terre Rosse ha detto...

Ciao Enrico!
Grazie per le tue precisazioni!! Molto preziose!!

So che la Colombia ha preso accordi con alcuni paesi stranieri (articolo su "El Tiempo" di cui sopra http://www.eltiempo.com/vida-de-hoy/educacion/paises-que-reconocen-titulos-profesionales-colombianos_11606662-4 ), per favorire il pieno riconoscimento dei titoli accademici ai colombiani in alcune nazioni (Italia inclusa).

Purtroppo non si parla ancora di tutti i titoli, ma di una parte.

Terre Rosse ha detto...

Ciao anonimo liceale!
In linea di massima no. Ovviamente il consiglio è contattare la scuola nella quale dovresti andare a proseguire gli studi e chiedere notizie in merito direttamente a loro. :)