martedì 25 ottobre 2011

Tayrona e il gigaprogetto hotel 7 stelle

Sono di ritorno dal mio viaggio messicano ... finalmente, diranno i lettori più assidui ... perdonate, però dove stavo la wireless andava e veniva a causa della tempesta tropicale sotto la quale ci siamo bagnati fin dove non si dice, e comunque ero a farmi le meritate vacanze al mare... che non vedevo da quattro anni circa. Anche noi che viviamo all’altro lato del mondo andiamo in vacanza, ogni tanto. ;D

Questa panoramica che ho fatto di Xcaret é solo per farvi sbavare un po', anche se ne ho dovuto abbassare la risoluzione e il numero di colori.


Mi sono visto degli incontri di lucha libre, sono stato al desierto de los leones, a six flags, a Teotihuacan, in plaza Garibaldi al Tenampa, sul Turibus, al Zócalo, al Papalote, ai musei Ripley, delle cere, l'antropologico, e poi Xcaret, Cancún, Playa del Carmen, Cozumel, Xplor, Isla Mujeres ... purtroppo è mancato il tempo per andare a Tulum, Cobá e Chichen Itzá ... e tornato stavo per mettermi a scrivere un articolo sulle evidentissime differenze culturali fra Messico e Colombia, quando il link di un amico in facebook mi ha fatto cambiare totalmente idea: costruiranno un super hotel sette stelle nel parco Tayrona? Ma come sarebbe?

Il Tayrona...













Ovviamente non tutti conoscono il Tayrona, ma non siate bradipi ... andate a dare un’occhiata a wikipedia in spagnolo o in inglese per sapere di tutto e di più su questo parco riserva naturale di 15.000 ettari ... d’altro canto è anche sufficiente googleare digitando “parque Tayrona” per incontrare tonnellate di informazioni. Comunque dalla città di Santa Marta (pare un paesello, ma ha i suoi bei 500.000 abitanti) è sufficiente andare in direzione ovest lasciando a margine Taganga (un “pueblito” del quale tutto il mondo si innamora), e incontrare dopo circa 30 km una delle entrate che conduce alla spiaggia di Bahía Concha. Non ho visitato tutto il Tayrona, ma anche solo quel piccolo lembo di spiaggia mi ha fatto capire quanta ricchezza naturale possieda il parco.

Da Santa Marta a Bahía Concha
















Premetto che non sono un “politicamente passionale” a tal punto da partecipare alle battaglie sociali con tanto di bandiera in mano e marcia di protesta ... in tempi non sospetti il mio massimo è stato il V-day di Bologna nel ... 2008? Comunque sia, sapere che il presidente Santos ha dato il benestare agli investitori della six senses per costruire un gigahotel sette stelle in quel parco, qualcosa si è mosso dentro. Mi ha ... “ferito” in un certo qual modo, e il primo moto dell’anima è stato dire: “no, col ca**o che lo costruite l’hotel”!!

Come sempre bisognerebbe ascoltare le due campane, perchè spesso la verità sta nel mezzo, però a scanso di equivoci e futuri probabili depistamenti politici, io mi sono iscritto al gruppo di facebook che dice NO all'hotel nel Tayrona per seguire gli sviluppi, visto che in detto gruppo partecipano anche coloro che sono a favore.

E ad ogni modo per “par condicio” vi invito a leggere questo articolo de El Tiempo (sui fatti occorsi) ed a guardare il sito della six senses. sugli hotel "tipo" che questa gente costruisce. Se avrò altre news, pro o contro, vi terrò informati. =)

Hasta pronto con un articolo sugli investimenti ... .

9 commenti:

Letizia ha detto...

Andrà a finire come l'hilton nel bel mezzo di budapest. Questa meravigliosa chiesa, con un altrettanto bellissimo castello in parte e... in mezzo, un cubo in vetro denominato hotel. Niente di paragonabile alla bellezza architettonica che lo circonda: per dirla con un proverbio, quell'hotel ci sta come i cavoli a merenda.
Capitalismo che regna sovrano, meh :P

Terre Rosse ha detto...

Saya

Che piacere vederti nel blog dopo italiansinfuga! :)

Effettivamente mi ricorda molto da vicino una bruttura di banca che all'epoca dei miei studi avevo visto in un "campo" storico di Venezia. Un mostro di granito nero e vetro a lato di una serie di case appartenti ai primi del novecento ... anche se qui la questione dell'hotel la stanno mettendo giù come una questione che l'hotel si prenderà cura del Tayrona. Comunque pare che abbiano fatto un passo indietro sul tema.

Chissà come andrà a finire ... :)

cooksappe ha detto...

capisco..

Anonimo ha detto...

Ciao Giovanni, bravo per il tuo impegno free e per come conduci il tuo blog. I tuoi post mi sono stati utili e per alcuni penso pure di grande aiuto. Non condivido tutto quello che scrivi ma il modo con cui lo fai è ineccepibile e lodevole. Continua così. Inevitabile che riceva critiche ogni tanto: la gente è così, purtroppo. Sui taxi ti commento che ho avuto modo di fare 4 conti e secondo me non convengono in assoluto, specie in un paese che permette altre forme di investimento (es. immobili). Sull'hotel 7 stelle in Tayrona ti dico che non lo fanno più per proteste. Il presidente Santos viene dalla parte peggiore della politica ma: sorpresa! Si è rivelato buonissimo e sta facendo un'opera colossale di revisionismo del paese, sempre in punta di piedi perchè la vecchia mafia è onnipresente e difficile da combattere. In pochi mesi ha cancellato l'immagine negativa del precedente (un criminale) e sta andando veramente alla grande. Dopo la negativa all'hotel si è preso la briga di verificare come sta andando il Parque Tayrona. Sorpresa! Sui 15.000 ettari del parco già 12.500 sono stati rubati allo stato da politici, impresari, gente dello spettacolo, potenti locali e cittadini comuni. Si parla di oltre 150 persone che detengono quote del parco avute in modo illegittimo. Si stanno già abbattendo cabañas, chioscos, costruzioni di vario tipo e sono nella lista anche strutture organizzate per il turismo abusivo. E' in opera una colossale stangata che permetterà allo stato di ritornare questi terreni al parco e assicurarne il vincolo di non edificabilità e cambio di destinazione. Insomma, un gran bel lavoro di trasparenza come non ne avevano mai fatti da quelle parti. Circa Bahìa Concha, la cui avenida mi passa dietro casa, il nuovo alcalde eletto, per la prima volta non un servo dei potenti, revisarà tutte le concessioni e le gestioni date ai potenti locali. Lì ci sono mafiosi che hanno in uso privato pezzi di Bahia Concha mentre il restante viene amministrato con tariffe e modalità pensate come 'se le vino en gana'. Con la complicità dell'ex alcalde hanno costruito un parcheggio per yatch privando i cittadini di parte della spiaggia e devastandone il millenario aspetto. Per fare ciò hanno aperto cantieri che hanno deviato lo scorrere delle falde acquifere che adesso si riversano tutto l'anno sulla via principale del centro. Io certe mattine ci vedo pure i pescetti dentro: hanno deviato un rio. Alcuni canali di scolo vicini al parking sono stati chiusi e adesso interi quartieri hanno le falde acquifere emergenti che salgono dai tombini mescolate alla fogna, così pure il centro storico. Uno schifo. La questione dell'hotel è solo la punta dell'iceberg. C'è molto di più e di peggio. Con il nuovo alcalde (se l'accoppiata pudiente+paracos) non lo fa fuori prima stiamo già vedendo grandi risultati: La polizia metropolitana a Santa Marta e la revisione delle concessioni pubbliche. E siamo solo a due settimane che è al lavoro. Anche il nuovo governatore governatore mi sembra buono, con l'alcalde il governatore e Santos credo che per Santa Marta si apra una fase nuova. Sono fiducioso.

Anonimo ha detto...

Sul giovane governatore mi sono sbilanciato troppo presto. E' della dinastia 'paracos'. Aspetto di vedere cosa fa e poi commento. Succede, alle volte l'entusiasmo...

Anonimo ha detto...

http://www.hoydiariodelmagdalena.com.co/noticias/ciudad16.html

EL PARQUE TAYRONA ha sido objeto del escándalo de apropiación de tierras más sonado en el país, hasta el punto que más de 12 mil hectáreas, de las 15 mil con que cuenta la reserva natural, pertenecen a particulares.
BOGOTÁ
El ministro de Ambiente, Frank Pearl, en diálogo con la W, explicó la labor que se encuentra realizando el Gobierno y las medidas que se tomarán para evitar el robo de tierras consideradas patrimonio de los colombianos.

El jefe de la cartera de Ambiente resaltó la investigación hecha por el Superintendente de Notariado y Registro junto a la organización Parques Nacionales.

Señaló que el robo de estas tierras se da por parte de particulares que cuentan con el apoyo “lamentablemente” notarios e incluso jueces de la República, que ayudan a que dichas personas se apoderen de manera ilegal de una parte de los parquea.

El ministro Frank Pearl, indicó que cada uno de los casos que se han encontrado, específicamente en el Parque Tayrona, donde se habla del robo de cerca de 10.497 hectáreas de tierra, serán radicados ante la Fiscalía General de la Nación, para que sea este el ente que inicie el respectivo proceso judicial.

Sin embargo, aclaró que en algunos casos los particulares son propietarios de una parte de las tierras de manera legal, más el Estado les prohíbe el uso de estas, debido a los ecosistemas que allí se encuentran y a la obligación del Estado por luchar por su preservación.

Agregó, que en estos casos el Gobierno busca comprar dichas tierras, para de esta manera evitar un conflicto en el futuro.

El Ministro de Ambiente dijo que el apoderamiento de estas tierras, no solo en el parque Tayrona sino en otros parques considerados patrimonio de los colombianos, se da debido a la venta ilegal de estos terrenos, a las licencias de construcción proferidas por las entidades encargadas, a los linderos de los predios que han corrido y a las parcelaciones entregadas de manera ilegal.

Señaló que el Gobierno durante el mes de diciembre tumbo parte de las licencias de construcción que es el beneficio que buscan estos falsos dueños. Según el Ministro hasta el momento la gran mayoría de estos terrenos no han sido modificados con el fin de un bienestar económico.

80% DE TIERRAS ESTÁN PARCELADAS

En desarrollo de las pesquisas realizadas por la Superintendencia de Notariado y Registro sobre los terrenos del Parque Tayrona da cuenta que en 12 mil de las 15 mil hectáreas hay fallas y errores en sus registros y escrituras.

Luego de que el presidente Juan Manuel Santos pidiera una revisión a las propiedades que muchos particulares exhibían sobre este Parque Nacional, que debe ser protegido por el Estado por su importancia natural e indígena, se revisaron los folios de los terrenos donde se han encontrado posibles casos de fraude, como embargos a 4 mil hectáreas para quedarse con ellas, traspasos falsos, certificados de tradición, entre otros.

La investigación, que ya fue finalizada, da cuenta de que los beneficiarios fueron particulares (que el presidente Santos asegura que son familias pudientes) en presunta colaboración con funcionarios judiciales como jueces, notarios y registradores.

Anonimo ha detto...

segue...

ROBO DE TIERRAS

De otro lado, el superintendente de Notariado y Registro, Jorge Enrique Vélez, reveló algunos detalles de la investigación sobre la apropiación de tierras por parte de particulares en el Parque Tayrona, quienes según el funcionario “se lo han robado” a través de acciones de prescripción.

En tal sentido, los particulares son dueños de 12.433 hectáreas, de las 15 mil que tiene en su extensión el Parque Tayrona, lo que el Superintendente de Notariado y Registro ha calificado como un hecho “lamentable” y “absolutamente grave” que amerita las investigaciones que se están adelantando en conjunto con diez organismos del Estado bajo la directriz del presidente de la República, Juan Manuel Santos.

Vélez aseguró que hoy el Estado sólo cuenta con 2.567 hectáreas de la reserva natural.

El funcionario manifestó además, que a término de una semana se estarían conociendo nuevos y definitivos detalles de la investigación, a fin de dar a conocer los nombres, “finca por finca, hectárea por hectárea” de quienes hoy aparecen como “dueños” del Parque Tayrona.

TRANSFERIDOS A PARTICULARES

Por Ley, las tierras de propiedad privada con pleno dominio solo se pueden transferir a la Dirección Nacional de Parques; sin embargo mediante escrituras públicas estos predios fueron transferidos a particulares, lo que se convierte en una de las principales razones para adelantar la investigación de parte del Gobierno Nacional a través de la Superintendencia de Notariado y Registro. Esas tierras se las robaron. Este es el principio de una investigación que el mismo Presidente de la República (Juan Manuel Santos) nos ha pedido que adelantemos en todo el país”, declaró Jorge Enrique Vélez.

El jefe de Notariado y Registro, afirmó que ha sido preocupante las anomalías que se han encontrado apenas en el inició de este proceso por parte de los investigadores.

TRABAJO CONJUNTO

El superintendente de Notariado y Registro, Jorge Enrique Vélez, precisó que el trabajo se realiza conjuntamente con el Ministerio de Agricultura, el Instituto Colombiano de Desarrollo Rural, Incoder, el Instituto Geográfico “Agustín Codazzi” y la dependencia que él dirige, para finalmente establecer todas las anomalías que se han presentado en estos procesos de adquisición de predios pertenecientes al Estado y devolverle, cuado sea el caso, a los campesinos que son quienes “realmente merecen” tener estos predios”, aseguró el funcionarios haciendo referencia al sur del país, en donde las Farc se apropiaron de 3 mil predios con más de 75 mil hectáreas.
“Iniciamos ese proceso apenas lo elemental y desafortunadamente nos hemos encontrado esta situación, vamos a entrar en un trabajo que vamos a hacer con el Ministro de Agricultura, con el Incoder y el IGAC, para realizar toda la revisión de toda la altillanura colombiana y seguramente ya podremos entregar un informe detallado finca por finca, hectárea por hectárea qué es lo que vamos a hacer con esta Ley de Víctimas y de Tierra en lo que le corresponde a la Superintendencia en materia de registro”, manifestó Vélez.

Terre Rosse ha detto...

@Anonimo informato su Santa Marta: grazie per il tuo commento. Anche se non condividi alcune cose, non importa. Quello che importa è che mi ha fatto molto piacere leggerti ed è un onore che delle persone come te passino per il mio blog ogni tanto, lasciando delle informazioni così dettagliate sulla situazione Colombia. Un abbraccio. Spero di poterti rileggere presto. :)

@Anonimo colombiano: sabes que no conocìa el periodico de donde sacaste las informaciones? Ha sido muy interesante leer el articulo. Muchas gracias por tu aporte. :)

Anonimo ha detto...

Giovanni, e' un onore per me venire di tanto in tanto a leggere sul tuo blog per le novità. Grazie per lo spazio e la fatica che dedichi ai tuoi lettori. Io ti ho nei preferiti insieme ad altri siti dediti alla Colombia. Alcuni non sono moderati, e ci trovi un livello piuttosto basso di contenuti e educazione. Altri invece, purtroppo pochi, vengono moderati come fai tu con il tuo spazio, ovvero con intelligenza. E questo li rende utili e graditi. Io ho la famiglia in Santa Marta e adoro quella città, che me ne ha fatte passare tante ma in cui ho radicati i miei più bei ricordi. Ogniqualvolta veda nel tuo blog un argomento in cui possa apportare qualcosa parteciperò molto volentieri. Non posso dire molto del resto del paese ma su Santa Marta ho oramai una conoscenza ultradecennale. Un saluto ben grande dalla nevosa Italia.