sabato 7 gennaio 2012

Acerca de... "Vivere en Colombia"

A beneficio degli italiani e dei colombiani che leggono il blog, vi posto questa "lettera" arrivata a italiansinfuga a proposito del mio blog, con relativa risposta. E' in spagnolo, ma più in basso trovate la traduzione.


Por beneficio de los italianos y de los colombianos que leen el blog, les dejo esta "carta" que llegó a italiansinfuga acerca de mi blog, con la respuesta. Es en español, pero a pié de página encontraran la traducción.

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Fernandogo:
caro amigo de este blog tu hablas con mostrosidad de la colombbia donde todo es dificil para crear, e para vivir en paz aca como tu dices la unica solucion para vivir en colombia es ser mafioso con tanto dinero asi se vive con tranquilidad, otro no se puede llevar inventiva sino dinero, violencia, e mucha habilidad para competir con los locales astutos e mafiosos y violentos,ahora mejor no emigrare en colombia porque seria emigrare al infierno, que triste no yo pensava ir a colombia pero ahora no voy ,quien va a vivir en el infiernode vivos y violentos segun la conclusion de tu blog, veramente triste que persone como tu desalienten la iniciativa de invertire in colombia,para decirte la verita in colombiasiempre han llegado italianos e europeos e americanos y se les habren las puerta,cosa che en esos paises a un colombiano se las cieran ahora como la metiamos amigo donde esta la verdad, aquien le debemos creer, metamole una cruz alla colombia e dejemola de sola con sus violentos e mafiosos, que tristte de verdad que tu la pienses asi , io por ejemplo si hubiera una forma de oscurecer tu blog lo haria de carrera.

Giovanni:
Caro "amigo".
Me parece que muchísima gente no se toma el tiempo de leer bien el blog. Y tu estas entre esas personas que mira superficialmente las cosas y sale con conclusiones muy infelices. Desde cuando he creado el blog, el atención hacia la Colombia y sus problemas ha aumentado, y la gente me agradece para contarle exactamente cómo es "tu" tierra, y eso no le impide de una manera absoluta de querer llegar y quedarse. Al contrario! La gente se emociona. Y llegando me cuenta que tengo razón en decir que es una tierra difícil. Pero qué raro que tú eres el único que ha leído el blog encontrando palabras cómo "violencia", "infierno", "mafiosos", "monstruosidad", terminando el comento con "si hubiera una forma de oscurecer tu blog lo haría de carrera". Eso no es violencia a la libertad de palabra? Querido "amigo", es muy fácil hablar con la voz de la "violencia", de la "mafia", de la "monstruosidad", de la cual no encuentras ni media huella en mi blog. Eso nace cómo elemento de información, que deja a las personas una herramienta seria para decidir con propiedad si quiere llegar y quedarse, o si es mejor vivir en otra tierra con menos dificultades. Que te guste o no te guste lo que digo es totalmente subjetivo, y no te juzgo por eso, pero trata por lo menos de leer bien mi blog, de entender lo que está atrás de él, pero sobre todos de usar la voz de la tolerancia, porque tú por primero estas usando el método de la “violencia” para no querer leer la verdad de las cosas. Gracias.

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Fernandogo:

caro amico di questo blog tu dici un sacco di mostruosità sulla Colombia, dove creare qualsiasi cosa è difficile, e per vivere in pace qui come tu dici l'unica soluzione è essere mafioso con un sacco di soldi così si vive tranquilli, e che non si deve portare inventiva ma solo soldi, violenza, e molta abilità per competere con i locali astuti, violenti e mafiosi, allora meglio che non emigri in Colombia, perchè sarebbe emigrare all'inferno dei vivi e dei violenti secondo le conclusioni del tuo blog, veramente triste che persone come te disincentivino l'iniziativa di investire in Colombia, per dirti la verità in Colombia sono sempre arrivati italiani, europei e americani e gli si apre la porta, cosa che in quei paesi ai colombiani la chiudono e quindi come la mettiamo amico, dove sta la verità, a chi dobbiamo credere, mettiamo in croce la Colombia e lasciamola sola coi suoi violenti e mafiosi, che tristezza davvero che tu la pensi così, io per esempio se avessi un modo per oscurare il tuo blog lo farei immediatamente.

Giovanni:

Caro "amico".
Mi sembra che molta gente non si prende il tempo per leggere bene il blog. E tu sei fra quelle persone che guarda superficialmente alle cose e se ne esce con delle conclusioni molto infelici. Da quando ho creato il blog, l'attenzione verso la Colombia ed i suoi problemi è aumentata, e la gente mi ringrazia per raccontargli esattamente come è "la tua" terra, e questo non gli impedisce in modo assoluto di voler arrivare e restare. Anzi! La gente si emoziona. Ed arrivando mi racconta che ho ragione a dire che la Colombia è una terra difficile. Però è strano che tu sei stato l'unico che leggendo il blog ha trovato parole come "violenza", "inferno", "mafiosi", "mostruosità", concludendo il tuo commento con "se avessi un modo per oscurare il tuo blog lo farei immediatamente". Questa non è "violenza" alla libertà di parola? Caro "amico", è molto facile parlare con la voce della "volenza", della "mafia", della "mostruosità", delle quali non trovi nemmeno mezza traccia nel mio blog. E' nato come elemento di informazione, che lascia alle persone uno strumento serio per decire con proprietà se vuole arrivare e restare, o se è meglio vivere in un altro posto con meno difficoltà. Che ti piaccia o no quello che dico è totalmente soggettivo, e non ti giudico per questo, pero prova almeno a leggere bene il mio blog, a capire cosa ci sta dietro, però soprattutto usa la voce della tolleranza, perchè tu per primo stai usando il metodo della "violenza" per non voler leggere la verità delle cose. Grazie.

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Io posso essere stato di parte nel rispondere, spero quindi che i lettori del blog vogliano rispondere personalmente a me ed a questa persona sentendosi perfettamente liberi di commentare nel bene e nel male. Grazie

Puede ser que yo no haya sido objetivo en contestar, entonces espero que los que leen este blog dejen sus opiniones, que sean buenas o que sean malas, en total libertad. Gracias.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Giovanni sai come la pensiamo..e ribadisco il mio grazie a te e al tuo blog ....ciao Massimo dalla Sardegna ...spero prestissimo in Colombia...come vedi caro lettore Giovanni non mi ha per niente spaventato :)

Anonimo ha detto...

Colombia es un país lleno de oportunidades y posibilidades para las personas que están dispuestas a amarla, pretender llegar a un país sin tener que luchar con la burocracia, sin tener dificultades y esperando encontrar el Edén terrenal me parece un poco inmaduro e ingenuo.
Igualmente, pretender que los colombianos seamos ignorantes e idiotas que creen al primero que llega al aeropuerto es un poco fantasioso, eso pasaba hace 500 años (llegada de los españoles), ahora es MUY diferente, entre otras porque desconfiamos de los mesías y la mayoría de los colombianos nos esforzamos por estudiar y prepararnos cada día. Muchos éxitos con tu blog, otra visión de Colombia es siempre importante.

ANDREA SARDEGNA ha detto...

Caro Giovanni, rimango perplesso e spaesato nel vedere una persona, sia essa Colombiana, Italiana, o di un qualsiasi altro paese del Nostro meraviglioso mondo, che leggendo il tuo Blog possa capire certe cose, o identificarne altre, sulle tue spettacolari e realistiche spiegazioni.
Se il 10% degli Italiani parlassero della bella Colombia come ne parli tu allora in Italia si avrebbe una idea della Colombia completamente diversa, migliore, pochi italiani conoscono la Colombia.
Detto questo voglio aggiungere che io sono un ragazzo di 38 anni, che non è mai andato fuori dall'europa, e che per la prima volta nella sua vita ha varcato i confini del vecchio continente. Indovinate dirigendosi dove? Proprio in Colombia, a Bogotà D.C., dopo aver letto il Blog del mio amico e dopo aver conosciuto (solo attraverso Internet) cittadini Colombiani, vi dico che sono partito solo, conoscendo poco la lingua. Ho trascorso dei bellissimi giorni, 20 circa, stando solo nella Capitale, andando con due occhi da persona che vuole vedere come è il Paese, ma sopratutto i Colombiani, ebbene vi dico, per il poco tempo che ci sono potuto stare, i Colombiani, sono proprio come li racconta il mio Carissimo amico Giovanni, persone disponibili, con una gentilezza mai vista in vita mia, persone serie e a modo, ovviamente tutto il mondo è paese, la delinquenza, le truffe (noi Italiani in questo siamo dei maestri), jejejeje, la pericolosità di alcune situazioni esiste, come esistono in molte parti d'italia.
Infatti una persona leggermente intelligente non "se la va a cercare".
Vi voglio dire tutta la verità, come sono tornato in Italia, mi sembrava di tornare in un Paese di disperati, ovviamente non a tutti puo piacere, e non a tutti piace, comunque Amico (Giovanni), continua così, che io sono orgoglioso di avere un amico con i piedi saldi per terra, ricordando che stiamo andando sempre in un paese diverso dal nostro. SEI UN GRANDE GIOVY.
Scusate la lunghezza del Commento, e torno in Colombia il 1 di Marzo, cercando di aprire un locale tutto mio. Ciao Andrea

giustoz ha detto...

Non capisco dove e come questa persona abbia letto mostruosità sulla Colombia o sui colombiani negli articoli scritti da te. Mi sembra che tu faccia un lavoro utilissimo in questo blog a favore di chi fosse interessato a fare il grande passo o semplicemente è incuriosito e vuole saperne di più su come funzionano le cose in Colombia; informazioni pratiche e, per quanto soggettive come dici tu, sembrano essere il più possibile oneste, senza lustrini o condanne particolari. La mia prossima visita a Bogotà mi piacerebbe conoscerti direttamente.

A presto

Giuseppe Torrisi

Prisci ha detto...

Cari amici del blog.

Non ho ancora letto la “lettera” di cui parliate, ma non mi interessa. Solo col fatto di leggere i vostri commenti, ho capito che razza di discorso sarebbe.
Il fatto è che ognuno vede quello che vuole vedere. Con quello rimane e si merita quello che vuole per sé. Il riconoscimento e accentazione della realtà sociale e politica di un paese non implica necessariamente una condanna eterna a subire questo destino e non nega la consapevolezza e l’intenzione degli abitanti per volere cambiare le cose. Colombia ha sofferto di una violenza estrema dai suoi inizi come terra “scoperta” e poi come repubblica, che la rendono particolare nella storia dell’umanità. Una delle conseguenze di quella violenza è il diffuso pensiero pessimista con aria di sabotaggio contro tutti i progetti di pace ed armonia che i colombiani hanno voluto creare per contrastare questa realtà. Certo che porre parole non dette in bocca degli altri e leggere ciò che non c’è è una forma di prolungare questi stati. Da altra parte, in tutto il mondo accadono delle cose assurde. Adesso vi scrivo dall’Italia; sento, e vedo delle cose assurde che non succedono neanche in Colombia, ma non per questo parlo “pestes” di questo bel paese e non ne assumo come condizione generica a tutti gli italiani.
In conclusioni, amici italiano colombiani, vi invito a riflettere e trovare pace dentro i vostri cuori. La nostra epoca è un periodo angosciante per l’umanità; stiamo arrivando a un punto critico e decisivo per la storia dei modelli sociali, politici ed economici e “loro” ci stringeranno con più forza; oggi più che mai dobbiamo pensare a essere uniti e non creare più disgregazioni. Non cadere nelle loro trappole.

P.S.
Vi invito a (ri) leggere un mio articolo pubblicato, grazie a Giovanni, in questo blog

Nelson Beltran

Paula Jiménez M. ha detto...

Hola a todos! Sono Colombiana e sono molto fiera di esserlo :) da alcuni anni vivo in Italia e capisco cosa vuol dire immigrare in un'altro paese è praticamente ripartire da capo! Voglio comunque dire che dalle pagine che ho letto su questo blog mi sono identificata con alcune cose, è molto bello leggere la descrizione della tua città dal punto di vista di una persona che ci arriva per la prima volta (nel mio caso soprattutto se è italiana). Personalmente ho trovato il blog divertente, onesto e utile. Ovviamente è soggettivo, ma tante cose che ha descritto le ho veramente vissute e poi il complimento più grande va sicuramente ai cittadini colombiani che grazie a questo tipo di blog dimostrano di avere calore umano e di cogliere le diversità come un aspetto positivo e non il contrario.

Terre Rosse ha detto...

@Massimo dalla Sardegna: ti ringrazio per le tue parole. Non è mia intenzione spaventare le persone, in effetti ... voglio solo che tutti abbiano le idee chiare in testa. :)

@Anonimo Colombiano: lo que dices es cierto. Hay que enseñar a las personas que Colombia no es un monton de ignorantes. Es una tierra hermosa, llena de personas que estudian, trabajan, luchan cada dìa para un paìs que cada mes mejora. Yo sè que mi visiòn de esta tierra es esquisitamente vista con ojos extranjeros. Pero no estarìa acà si no la querrìa. :)

@Andrea Sardegna: ciao carissimo amico. :) Lo sai che il 1 di marzo t'aspetto, che abbiamo un sacco di cose in sospeso delle quali parlare. Spero che per allora alcuni casini che si stanno formando qui in Colombia per i visti si siano già risolti, nel frattempo. Un abbraccione!!

@Giuseppe Torrisi: ti ringrazio moltissimo. Purtroppo a volte sfugge ai più che un blog è, per l'appunto, una "visione soggettiva" di un paese. Mi piacerebbe poter leggere il blog di qualche colombiano che vive in Italia ... almeno per far capire che l'essere soggettivi non è fonte di condanne ... ma uno sprone a fare sempre di meglio. C'è anche da dire che i miei articoli sono cambiati molto da un anno a questa parte. Se non traspare l'amore che provo per questa terra, proverò a scrivere un articolo su: perchè vivere in Colombia. ;) Spero di conoscerti presto!

@Nelson: carissimo! Sai che ti ho fatto pubblicità nell'intervista che ho pubblicato per "voglio vivere così"? :) Ma guarda ... io non è che voglio fare una questione politica o letteraria della lettera di Don Fernando. Io amo la Colombia. La amo perchè non si può non farlo. Mi ha dato migliaia di cose belle e migliaia di dispiaceri. Ma ameremmo una terra solo per i suoi pregi?

Terre Rosse ha detto...

@Paula Jiménez M.: tienes que ser muy orgullosa de tus raices y de tu tierra!! Yo serìa muy orgulloso de ser colombiano ... asì còmo lo soy de ser italiano. :) Soy muy conciente de que a veces veo las cosas con mis ojos ... pero saber que una colombiana se identifìca con unas cosas y encuentra mi blog divertente, me llena el corazòn de gana de seguir adelante con esta locura. :D Muchas gracias por tus palabras!!

Prisci ha detto...

Ciao, carissimo! Da alcune settimane non entravo nel Blog, ma oggi che l’ho fatto non ho potuto fare altro che lasciare i miei occhi riempirsi dall’emozione e col cuore steso ringrazio le tue parole. E’ stato un onore essere citato da te nell’intervista. Mi rende anche molto contento che ciò che ho scritto ti fece riflettere e ed avere riferimenti che non conoscevi sulla Colombia.
Ti chiedo a nome dei lettori de Blog di continuare questo ottimo lavoro, che lo sai, è molto importante per i tuoi connazionali e per tutti coloro che vogliono andare in Colombia. Quanto vorrei organizzarmi meglio per trovare la calma e la disciplina per fare altri apporti al tuo Blog. Ce la farò.
Approfitto l’occasione per dare di nuovo “un caluroso” benvenuto al paisanito Luca. Benedizioni per tutti voi e per tutti noi.

Nelson

Terre Rosse ha detto...

@Nelson: ammiraglio!! ;) Che piacere rivederti sul blog... ma figurati! E' stato un onore per me aver ospitato un tuo articolo qui fra queste pagine virtuali! C'è sempre da imparare dalle persone che come te hanno vissuto questa terra. Oltretutto in questi mesi mi sto avvicinando a "studiare" gli ultimi trent'anni di storia della Colombia ... e sarei davvero curioso di leggere un bell'articolo di storia ... "no sè si te antoja escribirlo". :P

Ad ogni modo ... continuerò a scrivere ed a raccontare come, col tempo, il mio cuore si sia aperto a questa terra tanto diversa dalla mia. :) Muchas gracias por tus bendiciones! Ojalà algun dìa yo logre conocerte de persona. :))