domenica 24 luglio 2011

Tipi di visto in Colombia: Temporal Trabajador

E finalmente parliamo anche del visto a tempo determinato per il lavoratore. Quando sono arrivato in Colombia per la prima volta, è stato il visto che ho incontrato più facile da fare, anche se le specifiche di allora erano un po’ più complicate di quelle richieste attualmente.

Al tempo ricordo che c’era da fare un documento che si chiamava “certificato di proporzionalità dei lavoratori” che obbligava il datore di lavoro ad andare fino al ministerio de protecciòn social a richiedere detto documento che certificava che i lavoratori stranieri nell’impresa contrattante erano in rapporto di dieci a uno. Mi ricorda molto una proporzione della quale mi parlavano i miei nonni in tempo di guerra ... ma comunque era più la perdita di tempo che la sostanza del certificato, anche perché se nell’impresa lavorava il proprietario e uno straniero, la proporzione era rispettata. Differente erano, ovviamente, due stranieri e il proprietario.

Il tipico visto Colombiano.












Ad ogni modo, il 22 luglio ho rinnovato il mio visto, e siccome non erano ancora pronti i documenti per il Temporal conyuge nacional Colombiano, ho dovuto ripiegare sul Temporal Trabajador. Un breve passo indietro. Vi ricordate che vi avevo detto che con dei figli la situazione era un po’ più complicata? Ebbene, quando si hanno figli bisogna richiedere l’aiuto di un avvocato che rappresenti i minori, che dovrà produrre una carta (che si chiama “inventario solemne de bienes”) che avrà bisogno della firma dei genitori naturali dei minori di fronte a un notaio, carta che dice che non esistono beni a nome dei minori, e che se esistono sono di proprietà esclusiva dei medesimi. Vi lascio immaginare quanto tempo vi fa perdere l’investigazione prima e la firma poi... comunque se siete interessati la procedura la trovate qui ).

Come sapete io non arrivo mai al punto subito ... vi racconto solo un paio di cose che forse vi potranno essere utili, un giorno che vi toccherà entrare alla sede dell’edificio Torre 100 (av 19 n° 98-03, piano 3° e 4°), e vi farò anche partecipi della storia del mio visto, già che ci sono =D . Se non ve ne frega niente, saltate pure al fondo dell’articolo per leggere che documenti vi servono, con quali specifiche e i prezzi dei documenti con le varie autenticazioni qui in Colombia.


 Quest’anno mi sono dovuto ricredere sul Ministero... sarà che han cambiato sede (la Avenida di cui sopra), sarà che han cambiato visti e modalità (e li ho visti un po’ confusi sul da farsi), sarà che ora l’ambiente è meno caotico (ognuno ha il suo compito ben fissato e coordinato con gli altri), ma li ho visti tutti molto più tranquilli e gentili... sempre se sapete parlare spagnolo. Ho assistito alla scena di due coreani che parlavano solo inglese e il funzionario che consegna i numerini li osservava come animali rari dietro al vetro del suo personale acquario... finché uno degli stranieri presente nella sala si è offerto di tradurre loro la “babelìade española”.

Quando il 21 luglio sono arrivato alla sede del ministero alle 9.45 mi è venuto un colpo a vedere una sala di circa 20x20 metri STRA - piena di gente (e lo STRA non rende, credetemi). Chiedo alla guardia che vigila l’entrata dove rinnovo il visto e fortunatamente mi dice di andare alla porticina a lato ... non c’era nessuno in fila fuori ... pensavo fosse uno scherzo, quando piglio l’ascensore, arrivo al terzo piano e lì si ... mi chiedono il passaporto per verificare la mia identità prima di farmi entrare in un sala con un 250 sedie, delle quali circa 2/3 occupate. Faccio la mia fila per il numerino (110), pago i 50 dollari per lo “studio”, mi siedo e attacco bottone con un Uruguayano aspettando il mio turno. Ovviamente si parlava di calcio, anche se io di calcio non se so una ... e ovviamente il tema del giorno era la Coppa America. Comunque aspetto circa un’ora e venti finché appare il mitico 110 sul monitor e mi devo dirigere alla postazione 16.

Il “salone tipo”. Questo peró é dei passaporti, al 4° piano.











Prendo un corridoio a L, leggo i numeri ... eccola. Il furlano (trad: tizio) che mi attende mi chiede tutti i documenti, il pagamento dei 50 dollari, mi chiede subito se è un rinnovo presso lo stesso negozio o presso un altro (perché è il punto dove la maggior parte della gente non consegna un importante documento), mi ritira tutti i documenti e mi dice che mi avrebbe richiamato. Torno alla sala, mi risiedo e dopo dieci minuti mi richiamano.

Strano.

Il signore di prima mi attende molto gentilmente e mi spiega che nei documenti manca una lettera del proprietario dell’impresa che spieghi perché mi contratta (in effetti, ha ragione. Sto cambiando datore di lavoro)... e mi rimanda al giorno successivo dicendo che effettivamente ho tutta la documentazione in ordine. E fra le altre cose mi restituisce la ricevuta del pagamento dei 50 dollari dicendo che così l’avrei potuta riportare il giorno dopo senza doverla pagare di nuovo.

Il pagamento del cinquantone.








Si perché quei soldi che in tutti i visti colombiani sono indicati come “ESTUDIO”, sono per la revisione della documentazione che portate, e in caso vi venga negato il visto, o veniate rimandati ai giorni successivi per problemi vari, vi tocca ripagarli. E non ve li scontano dal costo del visto.

Ad ogni modo, produco il documento, me lo faccio firmare dal datore di lavoro del nuovo negozio, e il giorno dopo alle 6.30 ero davanti alla porta del ministero ... aprivano alle 7.30 ed ero già il decimo in coda.

Stavolta l’attesa è breve, mi attendono dopo mezz’ora alla postazione 7. Nuova persona, nuove regole ... ma come sarebbe “nuove regole”??? Eh ... sarà per quello che vi ho detto che li ho visti un po’ confusi sul da farsi? Comunque mi ritira tutti i documenti, li revisiona, mi dice che ho due documenti in più rispetto a quelli che ci vogliono, e che un documento dovevo portarlo prima al DAS, perché il decreto 4000 (del 30 novembre 2004) dice che tale documento deve essere timbrato da loro. In quel momento ho pensato: non mi dire che adesso mi tocca andare al DAS a quest’ora, che pur essendo circa “diez cuadras” più su del Ministero, è sempre più di un buon km a piedi passando il roundpoint della 100 con 15, e ora che arrivo, faccio la fila, spiego la situazione, lascio il documento, lo leggono, lo firmano e timbrano passano tre ore. E quando mai ci torno a fare il visto?

Una magica iscrizione (ovvio che ho cancellato i dati sensibili)


Pare che si sia reso conto della cosa, perché mi ha anche detto: aspetta che prima leggiamo per bene tutti i documenti e vediamo se si riesce a bypassare il problema. Incredibile ma vero. Nei tre anni passati tutto avrei detto fuorché sentirmi dire una cosa di questo tipo dai burocrati livello 8 del ministero (Futurama docet)... ma il mondo è bello perché tutto può succedere.

Fortunatamente sul salvoconducto che avevo dovuto fare per prorogare di un mese la mia permanenza in Colombia, era indicato che avevo presentato regolare carta di scadenza del contratto precedente ... a parte che se non si presenta suddetto documento, non ti fanno il salvoconducto ... ma per fortuna da qualche parte era indicato. Così che il tizio dei visti mi timbra il precedente visto con la magica indicazione che il visto scadeva il 22 luglio e non il 22 giugno, scartabella un paio di fogli della legge 4000, finisce di leggere i documenti che ho portato con me, guarda le condizioni generali del contratto, sottolinea un paio di cose per vedere che tutte concordino fra di loro, poi sorride e mi dice che mi rinnova il visto per altri due anni.

Che sudata. =D

Entrega de turnos ... ovvero l'acquario. Dal lato della foto c'é la banca.











Esco a pagare i 205 dollari del visto TT (relativamente “esco” ... la banca è attaccata all’acquario del tizio dei numerini), rientro per riprendere il passaporto con il visto nuovo di zecca e visto che sono le 8.30 di un radioso venerdì mattina, mi faccio poco più di un km a piedi superando il temibile roundpoint della 100 con 15, e raggiungo il DAS per vedere le condizioni di rinnovo della cèdula de extranjerìa. Ma questo sarà argomento per un altro articolo ...

... ora vediamo in dettaglio i documenti che servono per il visto TT.

Secondo le indicazioni del Ministero per fare il visto Temporal Trabajador servono:

1) 50 dollari per lo studio del visto

2) 205 dollari per il visto

3) il solito formulario comune a tutti i visti ( http://www.cancilleria.gov.co/wps/wcm/connect/e7f413004743a80e92ddb3f5651bf1a9/FormatoSolicitudVisa.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=e7f413004743a80e92ddb3f5651bf1a9 ). Un “tip”. Fino a poco tempo fa il formulario ve lo davano al ministero, adesso non più. Dovete stamparvelo di modo che il riquadro dove dovete attaccare la foto sia di 3x3cms. Comunque se lo comprate in Colombia, vale 1.000 pesos nella cartolibreria di fianco al ministero.

4) passaporto in corso di validità, in buono stato, con almeno due fogli in bianco

5) due foto 3x3 a fondo bianco (3x3 ... visto che han cambiato?). Le foto diventano tre se fate il visto fuori dalla Colombia. Qui a Bogotà la catena di fotografia Foto Japon per 10.000 pesos ve ne fa addirittura 8 e insieme vi regala una “maricadita” (a me han dato due schifosissime pile AA marca patito (trad: paperino) ).

6) copia della pagina principale del passaporto. Vale 100 pesos in qualsiasi centro fotocopie.

7) copia della pagina dell’ultimo visto per la Colombia, o dell’ultimo timbro di entrata o di uscita dalla Colombia. Altri 100 pesos.

8) Contratto o Atto amministrativo o Formulario SC-FO-11 ( http://www.cancilleria.gov.co/wps/wcm/connect/373736804743a77092d0b3f5651bf1a9/FormatoResumenContrato.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=373736804743a77092d0b3f5651bf1a9 ). Il contratto è più completo, normalmente, e in qualsiasi papeleria lo trovate per un 5.000 pesos a darglieli. Altro “tip”. Se il contratto reca la scritta “contrato a tèrmino indefinido” è più facile che vi diano il visto per due anni che per un anno o addirittura sei mesi. L’unica cosa alla quale io farei attenzione è che qui a Bogotà quasi nessuno vi fa un contratto a tempo indeterminato, quindi per evitare che la “nàsino”, meglio tenere un basso profilo. Ma comunque il primo visto lo dovete fare fuori dalla Colombia, quindi vedete un po’ voi.

9) E’ specificato che il contratto deve essere firmato davanti al notaio e autenticato dallo stesso (costo 3.016 pesos per due firme. Normalmente i contratti sono in due copie, quindi 4 firme per un totale di 6.032 pesos). Ennesimo “tip”. Se siete in un altro Stato, fate firmare e autenticare la firma del datore di lavoro in Colombia, fatevi inviare il contratto, presentatevi al Consolato Colombiano e firmate il contratto di fronte alle signorine del Consolato che vi autenticheranno la firma automaticamente. Non so il costo, però.


10) una lettera del datore di lavoro, firmata di suo pugno (non autenticata) che si compromette con il governo nazionale che nei casi di: problemi, espulsione, morte, mutilazioni (dice proprio così), e in tutti i casi previsti dal decreto 4000 del 2004 che impediscano il regolare completamento del contratto, il datore di lavoro si impegna a sostenere tutti i costi per rispedire l’impiegato (o quello che ne resta) a casa. Costo per stamparla fuori casa: 200 pesos.

11) certificato della camera di commercio del datore di lavoro che stabilisca che l’impresa esiste ed ha pagato la matricola commerciale nell’anno in corso (occhio: aggiornata all’anno in corso!! Anche se fate il visto il 1/1/2012, la matricola deve essere pagata per il 2012!). Costo del certificato: 1.900 pesos.

12) CASO DI IMPRESA GIURIDICA: serve un bilancio che dimostri che vi possono pagare e la dichiarazione delle tasse. CASO DI IMPRESA FISICA: serve una dichiarazione di un commercialista (che quindi vi dovrà dare in allegato fotocopia della sua cèdula de ciudadanìa, e fotocopia del suo certificato di commercialista. Inutile dirvi che devono essere in corso di validità) che dica che il datore di lavoro vi può pagare (altro “tip”. Bisogna che il datore di lavoro dichiari un’entrata di più di 10 salari minimi mensili vigenti, in questo caso), e la dichiarazione delle tasse (si paga ad agosto, quindi fino ad agosto 2011 si può presentare la dichiarazione 2009). La dichiarazione delle tasse costa intorno ai 75.000 pesos dipendendo dal “contadòr”, e costa circa la stessa cifra la dichiarazione di “solvencia econòmica”.

13) carta che dichiara la “idoneità a lavorare”. Per le “professioni regolate”, bisogna presentare il corrispondente permesso. Per le “professioni non regolate”, il titolo di studio autenticato dal ministero dell’istruzione. Per tutti gli altri incarichi, una qualsiasi lettera firmata dal datore di lavoro (non autenticata) che indichi nello specifico perché vi sta contrattando. “Tip”: inventate pesantemente... non vi farò leggere quella che avevo fatto io perché ridereste a “carcajadas”. =D Altri 200 pesos.

14) il documento “famoso”. Se cambiate datore di lavoro in Colombia, dovete presentare una lettera del precedente datore di lavoro che dica esattamente in che data avete terminato il contratto, firmata (non autenticata). Indovinate? 1 fior... cioè... 200 pesos.

Vi do alcuni consigli che spero possano rivelarsi utili.

Essendo che questo visto va fatto per la prima volta FUORI dalla Colombia, a questi documenti io ci aggiungerei la cèdula de ciudadanìa ingrandita al 150% (standard colombiano del fattore di ingrandimento dei documenti di identità... che pare io vi dica una vaccata come quella del gallone colombiano, ma è la pura verità) del datore di lavoro, con firma e timbro di autenticità. Il notaio lo fa per un pezzo di pane... non credo la fotocopia, ma l’autenticazione di sicuro.

Non è chiaro, e non è scritto da nessuna parte, se le firme su TUTTI i documenti debbano essere autenticate per il primo visto. Al tempo, per evitare disguidi, io le avevo fatte autenticare tutte quante, quindi il consiglio è di farlo, a meno che non abbiate del tempo da perdere in viaggi fino al Consolato di Milano o di Roma per una vigliacca firma.

Comunque non fatevi prendere dall’ansia ... per produrre tutti i documenti di cui sopra io ci ho messo 2 giorni colombiani (ovvero uscendo presto di casa per via dei trasporti, fermandomi a charlare con la muchacha di turno, offrendo il caffè al vicino, trattando estenuantemente sul prezzo delle dichiarazioni con il commercialista, protestando contro ai ladri del governo con il vecchietto della zona, aspettando il turno in camara de comercio, pazientando con la signora della papeleria che prendeva fischi per fiaschi, e cose così).

Domande? Dubbi? Perplessità? Scrivete...

Prossima volta articolo sugli uffici ... O su quanto costa sposarsi in Colombia ... O qualcosa di culturale... O quanto costa il “negocios” dei taxi a Bogotà. Però non fate gli “osos perezosos” (lett: gli orsi pigri – ovvero i bradipi), partecipate al blog e ditemi “que les provocarìa leer” (cosa vi stuzzicherebbe leggere). Sto pensando anche di scrivere qualcosa sui modismi colombiani, ma non è né una cosa immediata né semplice. =D A presto...

12 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao ..io andrò a Bogotà con un visto turistico ma ho intenzione di trovare
lavoro come insegnante di inglese o italiano. Se Lo trovassi posso richiedere il visto lavorativo dalla Colombia stessa?
grazie mille

Terre Rosse ha detto...

ciao anonimo. La risposta è no. Per il visto TT il ministero è chiarissimo, tocca farlo fuori dalla Colombia. Per fortuna non ti obbliga a farlo in Italia. :)

Gogoquiksilver ha detto...

Allora, non so se l'informazione è corretta ma ho letto questo:"ottenere un visto che non sia turistico si puó richiedere sia ai consolati colombiani all'estero,sia al Ministero degli affari esteri(sezione visti) a Bogotá (se si é in regola col soggiorno) nella calle 93 con carrera 13 a Bogotá(orario 7.30-11.00/LUN-VEN).Nei consolati viene rilasciato in media in 3 giorni lavorativi,mentre a Bogotá in una mattinata (4-5 ore d'attesa).Una volta ottenuto il visto,si hanno 15 giorni effettivi(non lavorativi) di tempo per registrarlo presso l'autoritá competente migratoria,il DAS(departamento administrativo de seguridad).Gli uffici immigrazione colombiani,verificate le condizioni ed al costo di circa 70 dollari,rilasciano la "cedula de extranjeria".Se sussistono le condizioni,é possibile il passaggio dalla condizione di turista ad altra categoria migratoria,senza uscire dal paese,chiedendo il visto al sopracitato ufficio ministeriale di Bogotá." Ti chiedo, giusto per non fare confusione, anche perchè sul sito del Ministerio de Relaciones... viene, come dici tu, detto che si debba fare presso un consolato. ????

Terre Rosse ha detto...

Ciao Gogo. :D
L'informazione é corretta ... il visto si puó tramitare nei Consolati colombiani all'estero o al Ministero degli affari esteri -sezione visti- a Bogotá. Il burocratichese del Ministero peró é molto chiaro su questo punto:

"...la primera visa temporal trabajador deberá tramitarse siempre en los Consulados de Colombia en el exterior. En los demás casos podrá otorgarse en Bogotá, siempre y cuando tenga visa vigente..."

Ovvero che: il PRIMO visto TT sei obbligato a farlo fuori dalla Colombia, A MENO CHE non ci siano le condizioni per farti fare il visto a Bogotá, che puoi fare solo con VISA VIGENTE. Per visa vigente non si intende la turistica, in quanto non é un visto nel vero senso del termine. :D

Terre Rosse ha detto...

Per quanto riguarda la parte relativa a:

"...se sussistono le condizioni,é possibile il passaggio dalla condizione di turista ad altra categoria migratoria,senza uscire dal paese,chiedendo il visto al sopracitato ufficio ministeriale di Bogotá..."

É chiave il "se sussistono condizioni". Di norma il Ministero dice esattamente quali visti si devono fare fuori dalla Colombia, e quali invece si possono fare a Bogotá. Fra questi, il TT, appunto é obbligatorio farlo fuori dalla Colombia. :)

daniel ha detto...

ciao io ho intenzione di trasferirmi in colombia,ho buoni contatti e mi piacerebbe aprire un hostel o comunque inserirmi nel settore.sto facendo le carte per un visto di lavoro...appena le avro arrivero a bogota e la devo andare al ministero del trabayo o all ambasciata vero?poi avro alte cose da fare?grazie

Terre Rosse ha detto...

Ciao Daniel,
ho il sospetto che tu non abbia letto.

Il visto di lavoro (o TT - temporal trabajador) è possibile farlo SOLO ed esclusivamente se qualcuno in Colombia ti impiega come lavoratore dipendente.

Ciò significa che in tutti gli altri casi devi fare altri tipi di visto.

Comunque il tipo di visto TT si può fare SOLO fuori dalla Colombia. Che significa che se vieni a Bogotà, al Ministerio de Relaciones Exteriores (attento non al Ministerio de Trabajo -che non esiste- e nemmeno all'Ambasciata) ti dicono di uscire dalla Colombia per fare il visto.

Saluti
Giovanni

YIP ha detto...

Salve, sono sposato con una Colombiana e abbiamo due figli. Viviamo in Italia e vorremmo trasferirci in Colombia. Sono informatico e avrei un'opportunità di lavoro con una azienda colombiana a Bogota. Domanda: posso richiedere il visto come coniuge e stando in colombia posso lavorare, facendo il contratto lavorativo una volta arrivato, oppure devo fare il TT dall'Italia? In caso Che cosa devo chiedere al datore di lavoro per poter fare il visto dal consolato?

in altre parole avendo il visto come coniuge e residendo in Colombia posso lavorare? In seguito posso trasformare il visto come coniuge in TT?

Ho altre domande (molte) ma prima faccio un giro dei post già inseriti e poi ti ricontatto.

ciao e grazie.

Renato

Terre Rosse ha detto...

Ciao Renato,
credo che la soluzione migliore sia fare direttamente il visto per coniuge e con quello cercare poi lavoro senza dover fare sbattimenti di sorta in seguito. Il ministero ( http://www.cancilleria.gov.co/services/colombia/visas/temporary/partner ) dice chiaramente che:

"...el extranjero residente como familiar de nacional colombiano quedará autorizado con esta Visa para ocupación: HOGAR Y/O ESTUDIANTE / INDEPENDIENTE Y/O PARA SER CONTRATADO, previo cumplimiento de las normas que regulen la materia..."

che chiaramente spiega che puoi lavorare anche con il visto da coniuge.

Per qualsiasi cosa ... siamo qui. :)

Anonimo ha detto...

Salve,sto cercando il modo di trasferirmi a cartagena con la mia ragazza colombiana, pensavamo di chiedere il visto per chi ha un compagno colombiano.
Volevo chiederti se per caso sappresti dirmi qualcosa sui requisiti specifici.

Ciao e grazie.
Davide
28/5/13

Terre Rosse ha detto...

Ciao Davide.

Se farai il visto fuori dalla Colombia, per la prima volta, le specifiche per il visto per "conyuge o compañero permanente" le trovi all'URL:

http://www.cancilleria.gov.co/servicios/exterior/visas/temporal/esposo_companero

Altrimenti, se farai il visto in Colombia, le trovi all'URL:

http://www.cancilleria.gov.co/servicios/colombia/visas/categorias_visa/temporal/conyuge_nacional_colombiano

Quello su cui vorrei ponessi molta attenzione è la dicitura: "... autorización... otorgada al extranjero... que reúna los requisitos como compañero (a) permanente...".

Non sono avvocato, ma la legge Colombiana definisce un "compañero permanente" una persona che ha i requisti per una unione di fatto, ovvero: "...cuando exista una unión marital de hecho por un lapso no inferior a dos años e impedimento legal para contraer matrimonio por parte de uno o de ambos compañeros permanentes, siempre y cuando la sociedad o sociedades conyugales anteriores hayan sido disueltas y liquidadas por lo menos un año antes de la fecha en que se inicio la unión marital de hecho..." (Legge 54 del 1990).

Questo significa che dovete dimostrare di avere vissuto sotto lo stesso tetto per almeno due anni... in Colombia o in quei paesi nei quali è riconosciuta l'unione di fatto. L'Italia, salvo leggi dell'ultim'ora che non conosco, non contempla l'unione di fatto, quindi è complicato poterla dimostrare ai fini del visto.

Anonimo ha detto...

Ciao,
chiedo anche io un paio di informazioni. io sono italiana sto per trasferirmi a Bogotà ed ho già pronto il mio contratto quindi non dovrei avere problemi; il mio ragazzo (anche lui italiano) sta valutando l'idea di venire con me ma, come precedentemente scritto, in italia non sono riconosciute le "coppie di fatto" quindi in alternativa l' unica soluzione per evitare il rinnovo ogni 90 giorni sarebbe ...sposarsi???
poi altra domanda: pensi sia facile trovare un lavoro lì come ingegnere (con buona conoscenza dell' inglese) o sarà un'impresa impossibile??
grazie mille