giovedì 19 maggio 2011

Automobili e Colombiani

Tralasciamo per un attimo l’inettitudine ... oddio inettitudine ... diciamo la “bestitudine” (ovvero l’attitudine a essere bestie) della gente che guida a Bogotà. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, e quindi ci sto mettendo dentro rolos, paisas, costeños, llaneros, importati, indios, cachiques, stranieri, busettari, tassinari, uomini-cavallo, uomini-risciò, e anche il sottoscritto, che quando guida in questa città si trasforma in mr.Hide ed allena le orecchie della propria consorte a “percepire sottilmente” tutte le parolacce (rigorosamente in italiano) conosciute dallo scibile umano. E per fortuna non sono che per metà toscano. :V

Quello che vorrei raccontarvi oggi è quello che sta passando con il mercato dell’auto in Colombia. Per farci un paio di pensierini e se volete un’auto nuova da importare in Colombia per usarla essendo perfettamente in regola e senza spendere il proverbiale occhio della testa.

Una premessa: è possibile importare auto usate in Colombia, sempre che dopo un massimo di sei mesi vengano riportate da dove erano arrivate. Non è possibile nazionalizzare auto usate, e chi lo fa, di norma, usa canali non propriamente legali. Questo perché, almeno fino all’anno scorso, il mercato dell’usato era molto florido ed era possibile comprare un pseudo - rottame negli stati confinanti (ma anche in Europa), farlo entrare in Colombia dalle vie traverse, nazionalizzarlo sempre per vie traverse, e lucrarci per vie legali intorno al 3-400%

Un classico trancón bogotano...










Ma comunque ...

... quando arrivai in Colombia, la prima cosa che mi colpì fu il prezzo delle automobili. Tutte allo stesso identico prezzo delle automobili europee... con un costo della vita (e degli stipendi) molto più basso che in Europa. La prima spiegazione che mi venne in mente fu il costo di nazionalizzazione e di trasporto. La seconda le tasse di proprietà e di valore. La terza il protezionismo politico della classe operaia (tutte bazze... protezionismo dei capitalisti proprietari di catene di assemblaggio, in realtà). E così via.


Finché un giorno viaggiando in direzione nord alla volta di Zipaquirà (conoscete la cattedrale di sale?), arriviamo al casello di uscita da Bogotà e vedo uno stabilimento gigante proprietà di una nota compagnia di automobili europea (per esempio della Renault, ma vogliamo anche parlare dello stabilimento gigante della Mazda sulla Cra 30 nel bel mezzo della città?). Al che chiedo a Diana, la mia consorte dalle orecchie ben allenate: ma... e quell’ecomostro che c....os’è? Risulta che è lo stabilimento di assemblaggio della Renault in Colombia... faccio un paio di ricerche e risulta che: importare pezzi di automobili comprati all’ingrosso dalle case europee e assemblarli qui costa circa il 45% in meno che importare la macchina prodotta in Europa, e risulta che c’è una legge che obbliga le compagnie di assemblaggio a utilizzare il 30% dei prodotti colombiani per le auto (e gli scooter). Ma quindi ... perché un’auto europea (o giapponese, o statunitense, o quello che è) assemblata in Colombia con il 70% dei pezzi importati che costano il 45% in meno, costa esattamente come la controparte europea???? Perché qualcuno ci lucra sopra con il consenso di qualche politico, ovvio!!!!

Senza contare un’altra cosa ... lasciamo stare le Mazda, le BMW, le Mercedes, che qui hanno modelli venduti anche in Europa ... parliamo delle Renault che vendono qui. Twingo e Clio che da noi non si vedono almeno dal 94 (lo so perchè io ce l’avevo, la Clio, in quegli anni). La Logan .... la LOGAN!!!!! Che in realtà è una Dacia ma che qui vendono come marca Renault. Non entro nel merito delle Joint Venture fra marche automobilistiche, ma... cioè ... quindi nemmeno comprano i pezzi recenti? Voglio dire... Renault Francia terminerà bene i pezzi dimenticati nel magazzino delle Clio e delle Twingo degli anni 90, cavolo, ma non credo che li stia vendendo allo stesso prezzo dei nuovi, e quindi? Gli sconteranno bene i pezzi, agli assemblatori di qui

L'ecomostro ... peró questo é di Medellin.










Ma... non entriamo nella diatriba, era solo un assaggio, anche perché quest’anno ho assistito a una vera e propria rivoluzione. Finalmente i concessionari hanno cominciato a ricevere a pagamento parziale le auto vecchie, a scontare SOAT, balzelli e tasse per comprare l’auto nuova, a mantenere i prezzi vecchi di almeno un anno e mezzo... e tutto perchè? Perchè risulta che Colombia, zitta zitta, quatta quatta, ha fatto un TLC con i messicani e importare un’auto dal Messico costerà 0% di nazionalizzazione (quando col resto del mondo siamo ad un “quasi ragionevole” 35% + 16% IVA su CIF + SIA e spese amministrative e di trasporto – se non capite qualcosa chiedete). Adesso, non pensate che i messicani siano quelli che si vedono nei film tipo “Machete”, butterati, che si chiamano “cabròn” e “pendejo”, o con sombrero che fanno la siesta, sono tutti Mariachis, e guidano scassatissime dodge degli anni 60... uno dei più moderni stabilimenti di produzione della Wolkswagen è proprio nei pressi del DF (meglio conosciuto come Ciudad de Mexico), ed è su un’area di non so quante migliaia di ettari, visto che è LO stabilimento di produzione per tutta l’America Latina. In pratica ... hanno lasciato il mercato colombiano delle auto in mano ai messicani, e molte concessionarie stanno svendendo le auto come “pan caliente” per togliersi dalle pa... dalle scatole le auto prodotte in Colombia con gran gusto e gran guadagni degli assemblatori.

Come ho scoperto tutto ciò?

Il signor Carlos Ronderos (ex ministro del commercio, nonché docente della università Sergio Arboleda) ha fatto ieri un intervento molto interessante nel forum “Apertura o proteccionismo: la importancia de los TLCs para Colombia”. Conti alla mano ha dimostrato come l’attuale politica di protezionismo nel commercio degli autoveicoli costa a Colombia circa un bilione di pesos l’anno, e soprattutto danneggia fortemente il consumatore. La sua investigazione è stata prodotta a radice del trattato che stanno per ratificare con la Corea. Risulta che la Corea vuole fortemente il TLC per entrare di prepotenza nel mercato come sta facendo il Messico... però gli assemblatori stanno facendo resistenza perché, ovviamente, proteggono il loro trono dorato. Nel momento in cui il TLC aprirà davvero le frontiere a Europa, Stati Uniti e Corea, come ha fatto con Messico, ne vedremo delle belle.

Intanto il Messico è passato da importare 2.000 veicoli al mese, a quasi 5.000.

Vorrei ben vedere ... dal concessionario, in Italia una Mazda 3 costa 15.000 €, in Messico al cambio attuale costa 13.000 € e stiamo parlando dello stesso tipo di modello... in Colombia (assemblata a Bogotà) costa 18.000 € e ti vendono il modello vecchio.........................

4 commenti:

Alessandro Flaim ha detto...

Ciao! Splendido articolo e di grande valore, almeno per me!!
Vorrei chiederti cosa sono le sigle CIF e SIA ?
Grazie ancora dello splendido lavoro!
Alessandro Flaim

Terre Rosse ha detto...

Ciao Alessandro! :)
Grazie a te! La sigla CIF deriva dalle norme "Incoterm" che regolano il commercio internazionale. Puoi avere un'idea anche sfogliando wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Incoterms

In linea di massima CIF significa "Cost, Insurance, Freight" che vuol dire che una data mercanzia la vendi facendola arrivare direttamente al porto della Nazione nella quale operi la vendita.

SIA invece è acronimo di "Sociedad de Intermediaciòn Aduanera" (società di intermediazione doganale), e sono in pratica quelle società che ti aiutano a organizzare tutti i documenti che servono per l'import-export ed a far si che tutto fili liscio o quasi. Se non ricordo male hanno poi cambiato acronimo in "AIA" ... ma ... stessa roba, in pratica. :)

montres ha detto...

Ciao ho letto con attenzione gli interessanti articoli sul mercato dell'auto in Colombia. Ma con i nuovi TLC Europa che tu sappia, ci sono stati cambiamenti?
Poi leggevo:
"Debido al Acuerdo de Cartagena se prohibe en los paises andinos la importacion de vehiculos usados, solo se exceptua los considerados viejos,antiguos y/o de coleccion previa autorizacion de la entidad ACC y aquellos para uso diplomatico".
Viejos ma di quanti anni?
Grazie in anticipo.
Luca

Terre Rosse ha detto...

Ciao Luca, grazie a te per fermarti a leggere. :)

Relativamente al nuovo:
in Colombia, come spiegavo anche nell'articolo delle importazioni, esistono delle barriere di protezione del mercato interno. Siccome il mercato dell'auto è un cardine dell'economia colombiana, le imprese che operano come "catene di assemblaggio", hanno chiesto e ottenuto di porre una barriera alle importazioni dei veicoli.

Per esempio i primi che hanno ottenuto un TLC per importare veicoli sono stati i messicani, che però hanno ottenuto solo una riduzione progressiva dell'aliquota delle accise (all'epoca del 35%) in dieci anni. Che vuol dire che il primo anno lo sconto sulle accise è del 3,5% e così via a scalare. Lo stesso è successo con Corea. Con Europa non mi sono informato, ma penso che succederà come per Messico e Corea ... sempre se nel trattato è scritto che l'importazione riguarderà anche gli autoveicoli.

Relativamente all'usato:
in Colombia non è possibile importare veicoli usati a meno che non sia per un periodo massimo di sei mesi (quindi entri e al finale dei sei mesi sei obbligato a riportare a casa il veicolo), salvo due condizioni che sono precisamente quelle che hai indicato:

1 - il veicolo deve essere definito storico dalla ACC (Automòvil Club Colombia - http://www.acc.com.co/fia/), quindi può essere importato in Colombia, immatricolato con targa storica e utilizzato normalmente. Quindi non sono tanto gli "anni", quanto le condizioni e la rarità che lo portano ad essere "storico". Da qui a sapere quali sono le condizioni perchè venga considerato storico, però, non ne ho idea. Toccherebbe scrivere una mail a quelli della ACC e chiedere loro lumi.

2 - il veicolo deve essere di un diplomatico o per servizi di ambasciate e consolati esteri, quindi come sopra può essere importato, immatricolato con targa diplomatica e utilizzato normalmente. Ovviamente Colombia fissa un numero limite ai "cupos diplomaticos".

E questo è tutto quello che so. :)